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La tastiera prima del restauro

 
La tastiera dopo il restauro
 
L'organo prima dell restauro
 
 

L'RGANO ANTICO DELLA BASILICA SANTA MARIA MAGGIORE

Questo articolo è stato pubblicato nella rivista SUONARE NEWS - Il mensile dei musicisti - Marzo 2001

Organi preziosi  

 SALVATO DAL TEMPO, DAI TOPI, DAI TARLI

E' lo strumento, di scuola napoletana, tornato all'antico splendore nella Chiesa Madre di Miglionico. Un intervento promosso dal consiglio parrocchiale e realizzato dai Ruffati di Padova

di ENNIO COMINETTI

L'organo dopo il restauroLa Chiesa Madre di Miglionico (centro di poco più di 3mila abitanti in provincia di Matera) venne ristrutturata nel XVIII secolo su precedenti edifici di tipo bizantino prima e normanno dopo. Oggi è ritenuta una delle più riuscite costruzioni barocche del Settecento lucano. In occasione dei restauri, iniziati 25 anni fa, sono riaffiorate le testimonianze di un ricco passato di civiltà e di fede, anche per gli appassionati cultori di cose  musicali, sopra il portale di ingresso principale fa bella mostra di sè un meraviglioso esemplare d'organo di scuola napoletana. Il nome del suo costruttore è riportato in un'iscrizione dipinta sul fronte della cassa: "Rds dns Joseph Rubino castilaneten hoc opus fecit anno domini 1749". Un'analisi più attenta, tuttavia, rivela che lo strumento fu "rifatto" conservando molti elementi appartenenti con probabilità a un più antico organo che già esisteva nella Chiesa.

Oltre che due iscrizioni rinvenute sulla cassa e risalenti una al 1685 e l'altra al 1735, si è potuto giungere a tale conclusione in occasione del censimento delle canne, di fattura secentesca se non addirittura precedente. Frugando tra i documenti d'archivio si sono inoltre rinvenute preziose, ma frammentarie, e non del tutto attendibili, notizie con le quali ricostruire la storia delle strumento che, sono agli inizi del XX secolo, prima di passare in mano a un laico, venne suonato dai canonici della stessa chiesa. Non solo: si è potuto ricostruire che il centro lucano nei secoli passati fu teatro di una rilevante attività musicale, i cui principali protagonisti furono Don Marc'Antonio Mazzone, buon compositore di musica sacra, nato a Miglionico nel 1556 e morto a Venezia nel 1626, e Francesco Stabile, nato il 28 agosto 1802 e morto l'11 agosto 1860, compositore di opere liriche e di molta musica sacra.

Tornando al nostro strumento, va detto che solo qualche anno fa si trovava in condizioni di abbandono, deteriorato dal tempo e dai tarli, rosicchiato dai topi e malversato da riparatori poco accorti: è documento chiaramente il "taglio delle canne" del 1923 a opera di certo Don Michele Calabrese che, oltre a "riparare organi", restaurava orologi e statue di cartapesta. Il taglio delle canne è un'operazione toccata a moltissimi strumenti antichi accordato con temperamento inequabile e il cui corista veniva considerato troppo basso; purtroppo tali interventi si sono rilevati assai deleteri perchè hanno fatto perdere definitivamente al suono di ogni canna lo spirito dato dall'originario intonatore, spirito che nessun restauro - neanche il più accurato - potrà recuperare.

Tuttavia, grazie al restauro promosso dal consiglio parrocchiale, presieduto dal parroco Don Mario Spinello e realizzato dalla famiglia Ruffatti di Padova, l'organo di Miglionico oggi è ritornato al suo antico splendore.

Gli abitanti possono andare fieri di aver raggiunto un altro tassello a quel prezioso mosaico di organi antichi restaurati in una terra non sempre apprezzata per il patrimonio di cultura che ha saputo esprimere nel corso dei secoli.


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