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Last update giovedì, 17 marzo 2005 - Ore 20.20.41

Polittico di Cima da Conegliano

GRAZIA TANTALO

Sarà «materana» la via dell'oro
Un progetto di restauro per la storica strada di Rio de Janeiro

La Gazzetta del Mezzogiorno
17 Marzo 2005

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MATERA - Saranno cinque i professionisti materani che parteciperanno al restauro del «Caminho do ouro», la via che conduceva alle miniere d'oro della regione di Minas Geiras, la strada storica di Rio de Janeiro, ricca di edifici settecenteschi risalenti all'epoca coloniale.
Millecinquecento chilometri, distribuiti su tre stati: in quello di Rio c'è la parte, lunga circa 10 chilometri, che verrà riqualificata da una squadra di esperti che sarà messa su dallo studio tecnico Opificio delle Arti e Mestieri di Matera. Il progetto ha preso il via il 1° marzo, nella tre giorni di seminario «Nos caminhos do Rio, tesouros de Matera», tenutosi a Rio in occasione del quattrocentenario della fondazione della città: un appuntamento al quale, insieme all'ing. Angelo Buono e agli architetti Nicola Letizia, Giuseppe Andrisani, Vito Lascaro è [miglionichese] e Fabio Celano, dell'Opificio, è intervenuto anche il geom. Giovanni Porcari, tecnico del Comune. In questa occasione, è stato firmato un protocollo d'intesa tra il segretario generale alla Cultura di Rio, Arnaldo Niskier, e l'arch. Andrisani, che impegna l'Opificio ad intervenire con progetti ed azioni per il recupero del Cammino dell'Oro, la "via Appia brasiliana", e degli edifici che versano in stato di emergenza in quell'area. Nel parterre del teatro «Cecilia Meireles», che ha ospitato il seminario, l'Opificio aveva allestito una mostra con pannelli descrittivi degli interventi attuati nell'ambito del progetto «Materavana» a Cuba. Esposte anche molte foto dei Sassi: la storia e della vita negli antichi rioni, raccontata attraverso le immagini di Rosario Genovese. «In Brasile - ha detto ieri l'arch. Letizia, in una conferenza stampa a Palazzo di città - manca la «cultura» della tutela dei beni paesaggistici ed ambientali. La firma del protocollo è stata quindi l'occasione per formalizzare lo stato di "bene vincolato" del Caminho do Ouro, il massimo patrimonio culturale e storico di Rio». Firmato il protocollo, ora parte la fase progettuale vera e propria, come ha spiegato Andrisani: «Cominceremo acquisendo la documentazione storica di base; poi, probabilmente attraverso una richiesta agli ordini professionali, selezioneremo la squadra di architetti ed ingegneri. Formeremo un'equipe mista, 5 italiani e 5 brasiliani, ed elaboreremo il progetto che, per la prima parte della strada, dovrebbe essere pronto nel giro di tre mesi. Ma ci sono le premesse a che il recupero si allarghi alla parte restante del Caminho: grazie all'opera portata avanti a Cuba, ci siamo costruiti un nome a livello internazionale; e il console italiano a Rio, Massimo Bellelli, che crede fortemente al nostro progetto, ha annunciato di volerlo candidare al ministero degli Esteri». Un passo importante soprattutto perché conferma Matera come centro di alta formazione. Come ha sottolineato il sindaco, Michele Porcari, prendendo atto della richiesta del Comune di Rio di gemellarsi con Matera, «queste opportunità sono la miglior forma di marketing, che promuove non solo la città, ma le sue risorse umane, le sue capacità. Abbiamo grandi professionisti nei settori culturali e artigianali, e questo è un valore aggiunto, che dobbiamo giocarci sia a livello nazionale che internazionale». E il presidente della Regione, Filippo Bubbico, presente all'incontro, ha sottolineato il nuovo ruolo centrale assunto da Matera nelle relazioni con l'America Latina, come punto di riferimento nei progetti di cooperazione internazionale. Grazia Tantalo

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