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GIACOMO AMATI

A MIGLIONICO LANGUE LA VACANZA

La Gazzetta del Mezzogiorno
17 Agosto
2004

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MIGLIONICO. Vacanze sempre più brevi per molti miglionichesi. Una famiglia su due ha preferito rinunciare alla vacanza fuori paese persino nel giorno di Ferragosto, restando in zona, magari in campagna, per poi trascorrere la serata in piazza Castello, ascoltandovi un pò di musica. Pochi sono i nuclei familiari che si sono permessi la possibilità di trascorrere le ferie accollandosi il costo sempre più esoso di una stanza d’hotel o pagando l’affitto mensile di una casa al mare, come solitamente si faceva fino a qualche anno fa. Risultato: è aumentato il numero di chi preferisce trascorrere le ferie stando a casa. Sono poche le famiglie che riescono ad andare in vacanza soggiornando fuori paese. In verità, anche per le strade cittadine si vedono sempre meno comitive di turisti stranieri.
Quali sono le ragioni che hanno determinato questo fenomeno? Ebbene, due sembrano essere i motivi salienti che hanno causato questa specie di “crisi della vacanza”. Primo: in paese sono parecchi, ormai, i lavoratori che non hanno più un lavoro stabile: tra cassintegrati, operai in mobilità e giovani disoccupati c’è poco da spendere in lusso. Secondo: la lievitazione dei prezzi di acquisto dei prodotti alimentari e di ogni tipo è un dato oggettivo che è sotto gli occhi di tutti. Tutto costa più caro: i prezzi sono lievitati in modo esagerato anche nei campeggi e nei posti di agriturismo. Risultato: le famiglie hanno sempre meno soldi da spendere e andare in viaggio sta diventando quasi un lusso che in pochi si possono permettere. Allora si preferisce la vacanza “fai-da-te”, cioè quella di chi si allontana da casa per compiere una gita al massimo di una giornata, magari portandosi dietro tutto l’occorrente per la consumazione del pranzo già preparato a casa, evitando di fermarsi al ristorante per non farsi “scorticare” dai prezzi alti. Purtroppo, si è ridotto il potere d’acquisto dell’euro e le famiglie devono necessariamente adeguarsi alla nuova situazione di austerità, tagliando le spese ritenute superflue e riducendo al minimo i consumi. Anche la locale Amministrazione comunale si è saggiamente adeguata in tal senso ed ha preferito evitare di stanziare spese folli ed inutili per organizzare spettacoli costosi di famose star dello spettacolo nazionale, puntando su manifestazioni a carattere culturale, sportive, musicali e ricreative autogestite, evitando opportunamente di consumare soldi pubblici del bilancio comunale che potranno essere utilizzati per finanziare iniziative collettive più importanti e di maggiore rilevanza sotto il profilo sociale.         


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