.

Home Page

 
 

  Stampa locale e nazionale

 

 

 

 

Polittico di Cima da Conegliano

Giacomo Amati

Miglionico: Monte Acuto e Conche
Il fuoco attacca due boschi case evacuate

La Gazzetta del Mezzogiorno
19 Agosto 2005

Torna a Stampa locale e nazionale

MIGLIONICO - Due delle zone boschive più rinomate del territorio miglionichese, «Monte Acuto» e «Conche», due autentici polmoni di verde, sono state attaccate e, in parte, distrutte da due vasti incendi, nel giro di poche ore. «A Monte Acuto sono andati in fumo, completamente inceneriti una ventina di ettari di bosco, piantine giovani, messe a dimora appena l'anno scorso», dichiara avvilito il sindaco Vincenzo Borelli. Qui, l'incendio, questo pauroso «mostro famelico», è divampato all'improvviso nella notte tra martedì e mercoledì. Nella zona delle Conche, invece, a poche centinaia di metri dalla galleria «Millotta», sulla strada statale n.7 a scorrimento veloce che collega Ferrandina a Matera, il fronte del fuoco si è esteso su di una decina di ettari, tra area boschiva, terreni coltivati (oliveti) e terreni incolti. Notevoli i danni anche se, allo stato attuale, è difficile quantificarli con precisione. Quest'ultimi, ad ogni modo, sarebbero stati ancora più gravi se il tempestivo e coraggioso intervento dell'uomo non avesse provveduto a circoscrivere le fiamme e bloccato l'azione devastatrice del fuoco, impedendo che si propagasse al vicino bosco della «Manferrara», nell'adiacente territorio pomaricano. Nella zona delle Conche ci sono volute ben tre ore di instancabile lavoro, dalle 13 alle 16 di ieri, per domare le fiamme. È stata provvidenziale l'azione sinergica ed intelligente di più fattori: sul posto sono intervenuti vigili del fuoco del Comando di Matera, agenti del Corpo forestale dei dipartimenti di Pomarico e Matera, carabinieri della locale stazione diretta dal maresciallo Lorenzo Mele, numerosi volontari e dipendenti del Comune di Miglionico, tra cui Pasquale Amico Padula e una squadra della ditta «163 Kve». Decisivo l'intervento dal cielo di un aereo Canadair della Protezione civile che ha effettuato numerosi lanci d'acqua e sostanze ritardanti. La zona impervia, dove ha seguito le operazioni di spegnimento anche il sindaco, ha reso più difficili l'azione delle squadre antincendio. Per precauzione, sono state fatte sgomberare alcune abitazioni e casette rurali. Poi, sono state effettuate azioni di bonifica di tutto il perimetro dell'area boschiva incendiata, al fine di arginare e prevenire altri focolai. Gravi le conseguenze sotto il profilo dell'equilibrio naturale e per quel che concerne l'ecosistema della zona e del paesaggio. Quali le cause? Incuria, disattenzione dell'uomo o quella che ormai viene definita «l'industria dell'incendio»?

All rights reserved - Created by Antonio Labriola - Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375