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Polittico di Cima da Conegliano

Giacomo Amati

Miglionico Giunta accusata di inadempienza. Borrelli addossa le colpe ai predecessori
Scontro aperto sul Piano regolatore
Botta e risposta tra i Ds ed il sindaco sull'adozione dello strumento urbanistico

La Gazzetta del Mezzogiorno
30 Agosto 2005

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Miglionico - Piazza PopoloMIGLIONICO - Che fine ha fatto il Piano regolatore generale? Perché la locale Amministrazione comunale non riesce ad avvalersi di un prezioso strumento urbanistico che, da diciannove anni, è fermo alla Regione per la sua approvazione? Intorno a questi interrogativi, da alcuni giorni, s'è sviluppata un'aspra polemica politica tra il gruppo di maggioranza di centrodestra che, guidato dal sindaco Vincenzo Borelli, da un anno,Dr. Vincenzo Borelli - Sindaco di Miglionico governa il Comune e la minoranza di centrosinistra che, in un volantino distribuito ai cittadini, ha bollato come incapace l'attuale Giunta comunale, attribuendole la responsabilità della mancata approvazione, da parte della Regione, del prg. In particolare, nel documento, redatto dalla locale sezione dei Ds, si sottolinea come il prg. non sia operativo «soltanto perché le integrazioni al piano, richieste dalla Regione, non sono state ancora predisposte e trasmesse dal Comune, con la conseguenza dei tanti disagi per la cittadinanza, costretta, tra l'altro, a subire l'aumento dei prezzi delle abitazioni a causa del fatto che le nuove aree di espansione edilizia sono bloccate».
Da parte sua, il sindaco Borelli, nel corso di un pubblico comizio, ha disintegrato tale accusa, ricostruendo nei dettagli la questione, precisando che «diciannove anni fa, con una delibera di Giunta, guidata dal sindaco Maria Signorella (Ds), fu conferito l'incarico all'ing. Luciano Becucci di predisporre il prg. Dopo tanti anni di discussioni sul tema, i cittadini furono invitati a presentare le loro osservazioni in merito. Poi, nel 2003, la Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Dalessandro (Ds) anzichè inviare gli atti alla Regione per l'approvazione del prg, decideva di rinnovare la fase di adozione dello stesso, con la conseguente ripubblicazione e ripresa dell'iter iniziale del procedimento. Non si sa il perché di tutto ciò. Nel mese di aprile del 2004 la Regione richiedeva al Comune delle integrazioni per poter approvare il prg. Come mai l'Amministrazione Dalessandro, ancora in carica all'epoca, non diede riscontro a questa richiesta? Forse perché il piano non risultava approvabile? Visionando gli atti tecnici - ha concluso il sindaco - si nota che la mappatura dei luoghi, dove sono stati previsti i nuovi insediamenti urbani, denota la presenza di smottamenti e frane tali da non consentirne l'approvazione per la mancanza dei requisiti tecnici e geologici dei luoghi destinati agli interventi di edificazione». Fine delle ostilità: da che parte sta la verità? Di chi sono, allora, le reali responsabilità politiche che hanno causato la non approvazione del prg? Giacomo Amati

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