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Polittico di Cima da Conegliano

Giacomo Amati

Oggi la processione nelle campagne con partenza dal santuario
Miglionico, la festa dei contadini
La Madonna della Porticella antico rito della civiltà rurale

La Gazzetta del Mezzogiorno
10 Settembre 2005

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MIGLIONICO - Onore alla Madonna della Porticella. La tradizionale festa si terrà domani, seconda domenica del mese, in campagna, come da consuetudine, davanti al santuario dedicato alla Madonna, ubicato in una splendida zona di verde, ai confini col territorio pomaricano e col bosco della «Manferrara», a quattro chilometri di distanza dal centro cittadino.
Il programma religioso prevede, alle otto, la santa messa che sarà celebrata dall'arciprete don Mario Spinello. Seguirà il trasporto della sacra icona della Madonna dalla chiesa Madre alla cappella di campagna, dove, alle 16.30, all'aperto, nel piazzale antistante, si svolgerà la processione. Seguirà la santa messa che sarà celebrata dall'arcivescovo di Matera, mons. Salvatore Ligorio. Farà gli onori di casa il sindaco Vincenzo Borelli. Subito dopo avrà inizio il corteo delle auto che accompagnerà la statua della Madonna nel suo ritorno in paese, fino alla chiesa Madre. Poi, in piazza Popolo, alle 20.30, avrà luogo il programma culturale connesso alla festa, dedicato al tema, «Incontro con i giovani per la pace». Seguirà la cerimonia dell'assegnazione del premio, «Porticella d'oro», dedicato alla personalità che, nel corso dell'anno, si è più distinta per aver contribuito, in uno dei settori della vita sociale cittadina, ad accrescere il prestigio della comunità miglionichese.
Il significato della festa originariamente voleva offrire ai contadini sia l'opportunità di ritagliarsi una giornata di completo riposo dal duro lavoro nei campi sia di ringraziare la Madonna per la protezione dei raccolti e dei lavori di campagna. Oggi la festa vuole rappresentare anche un momento di preghiera e di riconciliazione all'interno del tessuto sociale cittadino.
Alla celebrazione religiosa è connessa un'iniziativa particolare e suggestiva che richiama anche l'attenzione di parecchi curiosi e visitatori provenienti dai comuni limitrofi: si tratta della famosa «Sagra dei fichi» e di altri prodotti tipici, (miele, frutta secca e prodotti caseari), rigorosamente biologici, cioè privi di trattamenti chimici, di cui è ricca l'agricoltura locale, libera da Ogm (organismi geneticamente modificati).

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