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Polittico di Cima da Conegliano

Giacomo Amati

Un atteggiamento che è costato caro
Miglionico in attacco risulta poco incisivo

La Gazzetta del Mezzogiorno
13 Settembre 2005

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*[A.CRISTOFARO - MIGLIONICO  3-2       
A. CRISTOFARO: Mancuso, Manniello V., Manniello D., PappalardoR., Pappalardo D., Martino, Manniello M.(33’st Caputo), Morisco,Antonicelli (35’st Paolucci), Leone, Ghirardelli.A disp. Calzaretta, Calabrese, Paolucci, Balsamo, Fidanza, Caputo. All. Manniello.
MIGLIONICO: Amoruso, Lamacchia, Santochirico, Agata, Sabatelli, Parente, Virelli(35’st Pirretti), Menzella(17’st Armaiuoli), Carrieri, Tataranni, Montemurro(21’st Mangia). A disp.: Calia, Gualtieri, Giordano, Burgi. All.: PATERINO Michele.
ARBITRO: Albano di Potenza

RETI: 11’pt Leone A., 45’pt e 15'st Ghirardelli; 38’st Lamacchia,45’st Tataranni (rig.).
NOTE: Ammoniti: Montemurro,Agata, Martino.] *dal sito internet
www.miglionicocalcio.it
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Francesco TataranniMIGLIONICO - Onore al Miglionico che, pur perdendo ad Oppido, con un gol di scarto (3-2), la partita con l'Angelo Cristoforo, ha giocato con una buona autorità, evidenziando dei miglioramenti soprattutto sotto il profilo della tenuta atletica, andando in gol proprio nei minuti finali.
Le due reti miglionichesi sono state firmate dal bravo difensore Fabrizio Lamacchia e dal bomber Francesco Tataranni. Il primo gol è stato messo a segno con un colpo di testa, a conclusione di un'azione di calcio d'angolo; il secondo, invece, è stato siglato su calcio di rigore, trasformato con la solita maestria dal capitano.
L'analisi tecnica della gara ci dice che la squadra di mister Michele Paterino, pur non imponendo il suo gioco, è riuscita a farsi valere, subendo i tre gol a causa di altrettante disattenzioni collettive della retroguardia. In particolare, il secondo gol è scaturito da un'erronea applicazione della tattica del fuorigioco. «Siamo stati sconfitti - spiega il dirigente Michelangelo Piccinni - per degli episodi di gioco sfavorevoli, ma non per essere stati inferiori ai nostri avversari sotto il profilo della coralità della manovra».
Ai miglionichesi va riconosciuto il merito di non aver mollato mai e di averci creduto fino alla fine, evidenziando doti di tenacia e di carattere. Ma, allora, cosa non ha funzionato sotto il profilo tecnico e tattico? Oltre alle amnesie difensive, già rimarcate, va sottolineata una certa fatica nella produzione del gioco offensivo. Quest'ultima lacuna potrebbe essere stata determinata da varie cause che bisogna cercare di individuare al più presto, al fine di rimuoverle. In definitiva, la gara di Oppido è stata caratterizzata da ombre e luci: bisogna evitare di demoralizzarsi e lavorare con rinnovato slancio per eliminare i punti deboli.

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