MIGLIONICO. Hanno dieci anni, frequentano la quinta classe della locale scuola elementare e, da alcuni giorni, sono diventati “famosi”: da quando tutta l’Italia li ha visti in televisione, a “Striscia la notizia”, su Canale 5, pronti e decisi a contestare il decreto governativo che individuava in Scanzano Jonico il sito unico per il deposito nazionale delle scorie radioattive. Dal giorno dopo (domenica 23 novembre), i 24 alunni sono diventati il “punto di riferimento” della comunità miglionichese nelle azioni di lotta al decreto legislativo. Da loro è partita la “rivolta”.
Guidati dalle loro insegnanti, Rosa Uricchio, Giovanna Passiatore e Antonietta Laforgia, sono stati i primi a salire sulle “barricate” e nella comunità hanno alimentato la “sollevazione” popolare. Il “capo” occulto di questa “task force”, il dirigente scolastico, Domenico Lascaro, li ha guidati da dietro le quinte. Adesso sono i beniamini del paese. La loro indignazione ha contagiato tutti, grandi e piccoli, uomini e donne. Hanno saputo compiere un’iniziativa senza precedenti che resterà per sempre nella memoria storica della scuola elementare.
Ora che il nome di Scanzano Jonico è stato cancellato dal decreto legislativo, questi bambini, “uomini”, a soli dieci anni, “soldati” della giustizia, hanno vissuto un altro momento di “gloria”: in Consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Dalessandro, in fascia tricolore, quindi, con una cerimonia ufficiale e solenne, li ha premiati, unitamente alle loro maestre e al dirigente scolastico, conferendogli un encomio col quale si riconosce loro il merito di aver intrapreso delle “lodevoli iniziative finalizzate a sensibilizzare la comunità  lucana sul problema della localizzazione a Scanzano Jonico del sito unico nazionale per lo smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, mostrando grande senso civico e sensibilità”. Poi, il Sindaco ha comunicato che anche il governatore della Basilicata, Filippo Bubbico aveva espresso il suo compiacimento per la loro meritoria iniziativa. E a quel punto nella sala consiliare chissà quanti, tra i presenti, potrebbero aver immaginato e sperato di assomigliare a loro (CLICCA SULLA FOTO PER INGRANDIRLA).
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