MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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GIACOMO AMATI

ELEZIONI COMUNALI DI PRIMAVERA - S'APRE IL TOTO SINDACO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
4 Gennaio.2004

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Il Castello del Malconsiglio di Miglionico

MIGLIONICO. Alla ricerca di un candidato sindaco forte e credibile. Ormai, è rivolta in tale direzione l’attività politica dei partiti locali in vista dell’appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale previsto per la prossima primavera. Ufficialmente, non è ancora cominciato il confronto politico tra i partiti, ma, sebbene  a “fari spenti”, i dirigenti delle varie forze politiche stanno comunque lavorando per individuare i possibili candidati. Su chi puntare? Su persone che siano espressione della società civile o su quelle che rappresentano, in maniera organica, i partiti? Dalle indiscrezioni raccolte negli ambienti politici sembra che nella coalizione dell’Ulivo prevalga l’idea di far capeggiare la lista a un leader di partito.
Non potendo ricandidarsi il sindaco uscente Giuseppe Dalessandro, non più eleggibile a sindaco dopo due legislature consecutive, i candidati più accreditati, per il centrosinistra, sembrano essere due: Domenico Musillo dei Ds, attuale assessore ai Lavori Pubblici, detto il “Walter Veltroni” per le sue spiccate doti di saggezza e di capacità di elaborazione politica, e Tonio Purgatorio, segretario cittadino della Margherita nonchè  amministratore esperto e politico di lungo corso, vera e propria autorità nel settore dell’agricoltura, potendo vantare la laurea in Agraria. Entrambi sembrano essere disponibili a scendere in campo e pare che abbiano già ottenuto il “via libera” da parte delle rispettive formazioni politiche d’appartenenza. Chi dei due scegliere? Secondo il sindaco Dalessandro una “coalizione deve essere rappresentata dal partito di maggioranza relativa”. Da qui l’investitura sul diessino Musillo, ritenuto “l’asso vincente della coalizione”. Da parte loro, quelli della Margherita rispondono che “L’Ulivo non può essere una coalizione costituita da un partito egemone e da altri ridotti a svolgere un ruolo marginale e satellitare, condannati a fare da semplice “comparsa”. C’è bisogno di pari dignità di ruoli tra i soggetti politici”.
Non è da escludere un’altra ipotesi: nel centrosinistra il candidato sindaco potrebbe essere solo una “pedina” di uno scacchiere più complesso: cioè potrebbe dipendere da altre decisioni connesse alle candidature che saranno decise a livello provinciale. Di segno opposto l’orientamento all’interno della coalizione di centrodestra: la scelta del candidato sindaco pare che debba ricadere su di una persona non militante nei partiti. Due sembrano essere le “carte vincenti” in seno alla “Casa delle Libertà”: rispondono ai nomi di Anna Maria Dell’Edera e di Vincenzo Borelli. La prima è avvocatessa civilista e da alcuni mesi è fortemente “corteggiata” soprattutto da “Forza Italia”. Il secondo, invece, è il vero e proprio “oggetto del desiderio” degli altri soggetti politici di ispirazione cattolica e liberale. Borelli, 54 anni, dirigente dell’Ufficio provinciale del Lavoro, per le sue capacità di dialogo e doti umane è chiamato il “cardinale”. Presumibilmente, la “sfida” elettorale di primavera per la conquista della poltrona di sindaco avverrà tra due di questi quattro possibili candidati