MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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GIACOMO AMATI

UN CORO DI VOCI BIANCHE SOTTO LE STELLE DI NATALE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
9 Gennaio.2004

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MIGLIONICO. Come degli Angeli. Con il loro viso angelico, con la luce dell’innocenza negli occhi e con la spensierata gioia nei cuori, 80 bambini, 50 cantori e 30 musicanti, tutti alunni del locale istituto comprensivo di scuola media ed elementare, guidato dal dirigente scolastico, Domenico Lascaro, nella Chiesa Madre Santa Maria Maggiore, hanno dato vita a un suggestivo concerto di brani musicali natalizi, suscitando meraviglia ed unanime apprezzamento tra i numerosi spettatori presenti. Regista, produttore, direttore artistico della splendida iniziativa, nonchè autore degli arrangiamenti orchestrali, il prof. Michele Munno, ex allievo del conservatorio “Duni” di Matera.
E’ stato quasi un “festival”. Al centro dello “show”, i più famosi canti di natale: da Astro del ciel ad Andare a Betlemme. E poi tante altre elaborazioni musicali, frutto dell’estro creativo del genio musicale dell’insigne maestro di musica miglionichese.
Risultato: i miglionichesi hanno avuto l’opportunità di assistere ad una “performance” spettacolare e senza precedenti che è durata un’ora e mezza, con tanto di “standing ovation” sulle note finali, sempre commoventi, dell’inno di Mameli. Giova sottolineare come i piccoli artisti, entusiasti interpreti del concerto, vero e proprio evento musicale per il paese, siano stati accompagnati da alcune “star” del patrimonio musicale locale: da Antonio Faniello, Orazio Palmieri, Francesco Buzzella, Giuseppe Clementelli a Pasquale Padula e Angelo Martulano, tutti componenti di primo piano del locale complesso bandistico, “M. Grieco”. Ovviamente, il prezioso sostegno di questi esperti musicisti ha contribuito ad elevare la qualità dello spettacolo che ha suscitato tante emozioni e riscosso uno strepitoso ed unanime successo.
La manifestazione ha avuto una valenza culturale e religiosa oltre che artistica. Ma sopratutto ha avuto una funzione importantissima: quella di “veicolare un messaggio di pace, d’amore e di riconciliazione all’interno della comunità miglionichese”, ha sottolineato opportunamente l’arciprete, don Mario Spinello.
In definitiva, è stato come fare un “viaggio” nella purezza del cielo e nel mistero dell’amore, elemento fondante della vita di ogni convivenza sociale. I piccoli hanno regalato un dono agli adulti: un inno all’amore che si spera possa illuminare non solo la vita sociale della comunità miglionichese, ma anche quella di tutta l’umanità. E’ stato come vedere una stella cometa da cui assorbire il calore e la luce per contrastare le tenebre dell’odio ed affermare la pace.