MIGLIONICO.
Un sogno: giocare a calcio a 64 anni nel campionato di Promozione. E’
possibile? Certo che è possibile. Per Domenico Grieco il sogno sta per
diventare realtà: il bomber miglionichese oggi scenderà in campo nella gara
casalinga, ultima di campionato, che il Miglionico giocherà contro il Marconia.
Per Grieco, uomo simbolo del calcio locale, sarà una passerella d’onore, come
ricevere un premio alla carriera, l’equivalente del “Leone d’oro” in campo
cinematografico. In uno scenario hollywoodiano, con fuochi pirotecnici, rullio
di tamburi e tra squilli di trombe, Grieco farà il suo ingresso in campo: farà
la “sua” partita, ricca di pathos, una gara a se stante all’interno del match,
come dire uno show nello spettacolo. E così gli esteti del calcio potranno
ammirare i suoi tocchi vellutati, i suoi “passi di danza”, la precisione e la
potenza del tiro, ma soprattutto il suo senso “felino” della posizione
strategica in campo, di appostamento a ridosso dell’area di rigore, pronto per
la zampata vincente: tutte prerogative, oggi, certamente un pò appannate, ma
che il campione “immortale” possiede ancora, nonostante l’età da nonno. “Peccato
che un campione così non lo si possa clonare”, dice Michele Finamore,
genio del centrocampo negli anni Ottanta, uno che di calcio giocato se ne
intende. Nei cromosomi di Grieco, continua Finamore, c’è il pallone.
Grieco vive per il pallone, col pallone, nel pallone: è stato sempre così,
da cinquant’anni. Il suo nome è sinonimo di pallone. Per lui il pallone è
come il Viagra, la pillola dell’amore”. Cosa può spingere una persona a
giocare a calcio fino a quest’età? “La passione sconfinata per questo sport,
risponde il dirigente Michelangelo Piccinni, Il calcio rappresenta
il suo grande amore. Grieco vive in simbiosi col pallone”.
E’ probabile che Grieco sia l’unico al mondo, alla sua età, a praticare questo
sport. Quale può essere il segreto di tanta longevità? “Chiamatelo amore,
risponde il presidente Giuseppe Masellis, Solo l’amore sconfinato per
un’attività può spingere una persona a desiderarla sempre e comunque”. Non
va trascurato neppure l’elemento psicologico, il senso della sfida con se
stesso e con le leggi della natura umana: sarà bello ed emozionante sentirsi
un “eroe” senza tempo? Cosa possono imparare i giovani da questo “evento”? Una
sola lezione: quella di saper amare lo sport e i suoi valori.
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