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IL CONVENTO ABBANDONATO

GABRIELE SCARCIA

GRAVI LE CONDIZIONI DELL'EX CASTELLO DI S. SOFIA

La Nuova Basilicata
16 Gennaio 2004

Torna a Stampa locale e nazionale

Convento di San FrancescoI recenti lavori di restauro della chiesa conventuale di Miglionico hanno riacceso le luci sullo scottante problema dell’abbandono e del degrado che interessa l’intero stabile francescano. Il convento del piccolo centro lucano vanta un’antichità di tutto rispetto risalendo al 1439 come fondazione religiosa, costruito sui ruderi di un vecchio castello del quale a tutt’oggi rimangono alcune tracce architettoniche. Hanno inoltre vissuto all’ombra delle sue maestose mura religiosi in concetto di santità, fra questi Padre Eufemio Matera per il quale, al presente, è in piedi un processo di beatificazione. La chiesa sottoposta a consolidamento e restauro, chiusa al culto per le conseguenze nefaste del sisma del 1980, ha riservato non poche sorprese in termini di scoperte storico-artistiche nel recento consolidamento; è riaffiorata dall’abbattimento dell’altare maggiore addirittura una statua in pietra acefala di Maria appartenuta ad un presepe opera di Paolo da Cassano, del quale era noto solo un San Giuseppe conservato attualmente nella matrice. Ma proprio in virtù del recupero del sacro tempio si pone la raccapricciante urgenza di sanare lo stabile contiguo all’edificio che minaccia rovina dai tetti alle Convento di San Francescofondamenta.
Le ultime torrenziali piogge e le consistenti nevicate hanno riproposto il dramma degli allagamenti che lasciano costantemente in pericolo le adiacenti mura del sacro tempio e i vuoti sepolcrali venuti alla luce sotto il calpestio di questo. Sarà d’uopo a tal punto gettare uno sguardo a quello che rimane degli affreschi che decoravano il chiostro, oggi in condizioni spaventose per i sollevamenti e le cadute di colore e le infiltrazioni di umidità.
Ma sempre discorrendo sull’intero convento, la vera condanna per la sua integrità architettonica coincise con l’allontanamento dei religiosi col saio che determinò il cambiamento d’uso dello stabile, affidato dal Fondo per il Culto al Municipio di Miglionico. Siamo nel 1867, il Verbale di Cessione chiudeva il lungo periodo della parmanenza dei frati e riadeguava l’edificio alle nuove funzioni, fatta eccezione per la chiesa riaperta al culto grazie ad un manipolo di volontari del posto che diedero vita all’attuale Congrega del SS. Crocifisso mantenendo inalterata la funzione sacra almeno del piccolo edificio.
Circa un ventennio fa la costruzione di una nuova casa municipale, peraltro un infelice progetto architettonico, determinò l’ultimo grave abbandono del casermone che ora è in condizioni inimmaginabili, con tetti nella maggior parte crollati, solai sfondati, lesioni profonde nei muri maestri, architravi spezzati, intonaci caduti, porte sfondate, finestre senza vetri e persiane, mancanza di grondaie e canali di scolo, intere stanze bruciate, infiltrazioni vistose di umidità, iConvento di San Francesconvasioni di ratti e uccelli. È inutile dire che l’intero quartiere è in uno stato di degrado al pari del convento, subendone irrimediabilmente l’influsso.
A questo punto sorgono spontanee le domande: come si può salvare l’immobile? Nessuno ha proposte da fare? Come e a chi destinare lo stabile prima e dopo un suo eventuale recupero? Si potrebbero intravedere possibili soluzioni in tal senso nelle “Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia” della Gazzetta Ufficiale n° 129 del 3 giugno 1985 (legge 20/05/1985 n° 222, articoli 6-7-8). Ma non sarebbe meglio aprire un tavolo di discussioni?
Quando credono di rispondere in maniera propositiva, su questo e su altri temi altrettanto importanti per la nostra comunità, i componenti delle diverse aggregazioni partitiche locali: a quindici giorni dalla conclusione della prossima campagna elettorale? Non sarebbe meglio iniziare a parlarne, pur nella consapevolezza del ritardo sui tempi, sin d’ora. La verità è che a Miglionico il dialogo politico sui temi che riguardano la comunità e il patrimonio storico e artistico si concentra nel solo periodo elettorale con le solite promesse faraoniche. Questa volta ci si augura di vero cuore una inversione di tendenza!

VEDI PAGINA SUL CONVENTO FRANCESCANO CON TANTE ALTRE FOTO SUL SUO STATO DI DEGRADO


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