Gabriele Scarcia

ATTESE LE SOVRINTENDENZE A MIGLIONICO

Il Quotidiano
28 Febbraio 2005

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MIGLIONICO - Che Miglionico sia divenuta meta turistica di prim’ordine, lo confermano le innumerevoli prenotazioni di gite scolastiche e visite di studiosi e professionisti vari fissate per i prossimi mesi.
I dati delle presenze registrate nel piccolo centro del materano inducono a riconsiderare restauri e valorizzazione di strutture architettoniche e di opere artistiche, in special modo quelle inerenti alcune tra le più importanti chiese del centro storico. L’Insigne Collegiata, depositaria del pregevole Polittico del Cima, necessita ancora delle tinteggiature su tutte e tre le navate, ad esclusione delle cappelle e degli altari, di un impianto elettrico adeguato e di uno di riscaldamento, senza tener conto del restauro almeno delle tele ascrivibili ad importanti autori e della ricca statuaria. Bisognerà pur prendere seriamente in considerazione la riapertura delle cripte e degli ipogei sottostanti; le prime interessate da vistose infiltrazioni di umidità e le seconde ubicate a svariati metri più in giù e di interesse archeologico notevole.
Anche la chiesa del convento francescano, che dovrebbe custodire il pregevole crocifisso ligneo seicentesco opera di Frate Umile da Petralia, recentemente è stata interessata da lavori di riconsolidamento e riqualificazione, ma da mesi attende di essere completata e  di essere riaperta al culto. Bisognerebbe, in questa, riportare del tutto alla luce un ciclo di affreschi, nello spazio destinato al coro, dietro il vecchio altare maggiore, come pure mettere in salvo la pregevole serie di statue lignee sei/settecentesche ammucchiate in stato di degrado pauroso e in preda all’attacco degli insetti xilofagi in un deposito attiguo all’edificio, stimando pure la ricollocazione delle campane nel poderoso campanile.
Nel corso degli scavi sono stati rinvenuti svariati pezzi tufacei come cornicioni di altari, colonnine, capitelli, due reggimensola leonini, una statua di una madonna acefala riconducibile alla mano di Paolo da Cassano; tutti oggetti da ripulire e ricollocare quanto prima per renderli fruibili. L’attuale Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Vincenzo Borelli, sta reperendo fondi e attentamente vagliando varie possibilità di ripristino funzionale dei locali dell’ex convento francescano.
Attiguo alla chiesa, già sede del municipio, il complesso monastico fu abbandonato nel 1978 per una nuova casa comunale, di architettura assai mediocre e decentrata rispetto all’abitato, e da quel momento versa in condizioni di fatiscenza totale. Si attende da mesi e quindi con una certa sollecitudine una ricognizione su Miglionico delle varie Sovrintendenze preposte, per trovare soluzioni efficaci ai vari problemi legati alla valorizzazione e alla fruizione dei beni culturali. A quando i primi incontri con Parrocchia e Amministrazione Comunale? Restano almeno confortanti le notizie per il castello del Malconsiglio che verrà riconsegnato alla comunità e sarà fruibile completamente tra circa due anni, a patto che si rivalutino con le Sovrintendenze, la direzione lavori e con i progettisti, talune aberranti scelte ricostruttive di parti architettoniche.

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