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Giuseppe D'Alessandro, segretario Ds
«Il patto del centrosinistra ora deve essere
rafforzato» |
La Gazzetta
del Mezzogiorno
13 Gennaio 2005 |
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Matera - «All'indomani della mia elezione a segretario
provinciale dei Ds, rivolgo un caloroso saluto a quanti con il loro impegno
quotidiano operano nei vari settori della società contribuendo alla crescita
della nostra provincia dal punto di vista economico, sociale, culturale e della
dialettica politica». Così esordisce Giuseppe D'Alessandro, neo responsabile dei diessini materani.
«Il congresso che si è appena concluso - dice - è stata
l'occasione per una riflessione ampia sul partito, sul centrosinistra, le
istituzioni e lo stato di salute del territorio che ci appartiene. La grande
partecipazione che ha caratterizzato l'assise è la dimostrazione di una domanda
politica che dà senso e ragioni all'impegno della sua classe dirigente. I
segnali di questa disponibilità e di questa attenzione nei confronti della
politica, e dei Ds in particolare, devono essere utilizzati per far crescere e
consolidare una rete di energie che dia consistenza al nostro progetto. Ai Ds,
insieme agli altri partiti del centrosinistra, il compito di essere l'elemento
propulsore della partecipazione dei cittadini».
Al tempo stesso, secondo
D'Alessandro, «occorre essere consapevoli che la nostra comunità attende nuovi
segnali sul terreno dello sviluppo della società, dell'economia e
dell'occupazione in particolare. Siamo certi della necessità di una svolta sul
terreno dell'occupazione, quel terreno che proprio oggi sembra difficile da
coltivare, viste le difficoltà che attraversano importanti comparti produttivi:
da quello del mobile imbottito a quello metalmeccanico, a quello alimentare. È
irrinunciabile, pertanto, rilanciare la sfida di una programmazione fondata sul
recupero strategico di investimenti per realizzare infrastrutture, materiali e
non, da cui dipendono la vita civile e la qualità del patrimonio culturale e
naturale della nostra provincia. E, insieme a ciò, il pieno recupero di
un'azione per favorire nuove iniziative economiche, più moderne aggregazioni
industriali, una nuova collaborazione tra soggetti privati e amministrazioni
locali in grado di realizzare nuova occupazione».
Questa, per il segretario dei Ds, è la sfida più importante in ogni parte del Paese: realizzare un processo di
sviluppo e garantire che tutto questo si accompagni ad una maggiore equità
sociale, ad una espansione dei diritti individuali, ad una partecipazione
diffusa che non deve rinchiudersi nella difesa corporativa degli interessi di
partito. «Nei prossimi mesi il cammino unitario delle forze di centrosinistra ha
dinanzi a sè una nuova grande prova: le elezioni regionali. Mi sembra evidente
che questa sia un'occasione per rendere ancora più saldo quel patto di fiducia
tra il centrosinistra ed i cittadini lucani, atteso che il centrodestra non è
certo referente credibile di un'alternativa di schieramento capace di ribaltare
il quadro politico provinciale e regionale: perchè non ne ha la capacità, nè la
credibilità. Ma al tempo stesso, non possiamo e non dobbiamo rinunciare ad
essere esigenti con noi stessi, pretendendo reciprocamente che la coalizione
metta in campo le migliori risorse di capacità, di credibilità, di autorevolezza
e di prestigio di cui dispone»
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