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laboratori
del "fare"
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CERAMICA
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Nel Neolitico, quando si svilupparono l'agricoltura e l'allevamento del
bestiame, nacque l'esigenza di creare recipienti adatti alla conservazione
dei prodotti, favorendo una grande conquista, l'invenzione della ceramica:
recipienti fabbricati con argilla impastata con acqua, plasmata, essiccata
e cotta.
Questa produzione era eseguita in gran parte dalle donne, poi diventò un
lavoro specializzato, con tecniche e forni sempre più perfezionati.
La ceramica, pur essendo fragile, non è soggetta a corrosione né a
deterioramento organico: è fra i materiali che meglio si sono conservati
attraverso i secoli. Fra i resti degli antichi abitati essa viene ritrovata
per lo più in frammenti. E' stata invece ritrovata integra o facilmente
ricostruibile nelle necropoli, dove i vasi erano utilizzati per contenere
le ceneri del defunto.
I vasi più antichi erano modellati a mano. Nell'età del Bronzo,
l'invenzione del tornio, un supporto girevole su perno, permise di ottenere
forme perfettamente rotonde. |
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Materiali:
- argilla
- acqua
- barbottina
- utensili vari per le incisioni
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Con argilla, acqua e barbottina, cioè un collante ottenuto
con scaglie di argilla secca ed acqua, cominciamo a modellare il
nostro vaso, come gli uomini del Neolitico. |
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Usiamo la tecnica di modellaggio a "colombino": facciamo dei
rotolini, simili a grissini. con piccoli pezzi di argilla.
Arrotolando il colombino formiamo una base. Poi, facendolo
aderire con la barbottina, procediamo sovrapponendolo a
spirale, fino ad ottenere la forma desiderata. |
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Con le dita bagnate facciamo aderire le parti per cementare il
tutto. Una volta modellato il nostro oggetto, lisciamo bene le
superfici con acqua. Attacchiamo manici, beccucci o altro con la
barbottina. |
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Decoriamo il vaso con incisioni e decori, utilizzando gli
utensili più vari e fantasiosi. |
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Ora il nostro capolavoro è pronto per essere messo ad essicare
perfettamente all'aria. Verrà poi cotto in forno a 600°- 650°. |
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Ecco il risultato del nostro lavoro. |
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