ARCHIVIO
 
TUTTI IN FESTA
 

Percorso di ricerca d'ambito antropologico, in prospettiva interculturale, per la classe prima

La festa delle arance La processione del venerdì santo
 
Il percorso è caratterizzato da unitarietà dell'area geo-storico-sociale.

Tematica
Fare festa in famiglia, in classe e nel quartiere: feste personali, feste religiose e feste popolari. La festa oggi, nel passato, in luoghi lontani.

Obiettivi
- Sviluppare competenze trasversali e specificamente disciplinari: orientarsi nello spazio e nel tempo. 
- Sviluppare il concetto di gruppo, di primo nucleo sociale: la famiglia, la classe, la scuola.
- Sviluppare il clima di accoglienza e di appartenenza in classe.

Modalità
- Dal vicino al lontano, dalla realtà di cui abbiamo esperienza alla realtà documentata, sia nello spazio (la famiglia, la scuola, il quartiere ...) che nel tempo (dall'oggi ...).
- Approccio alle fonti (dalle prime testimonianze, i vissuti personali, i ricordi, gli oggetti ... alle testimonianze orali degli adulti portatori di storia, agli oggetti che hanno una storia, alle fonti testuali scritte, alle fonti iconografiche).
- Utilizzo delle prime categorie temporali (giornata, settimana, mese, anno, generazione) alle prime periodizzazioni e costruzione di semplici strumenti cronologici: linee del tempo.
- Utilizzo di semplici strumenti di rilevazione per un'indagine rivolta a genitori e nonni.

Scala spaziale 
- Il rito della festa dallo spazio vicino allo spazio molto lontano dei paesi d'origine degli alunni stranieri.

Scala temporale
- Oggi, al tempo dei genitori e al tempo dei nonni. Storia generazionale.

Fonti
dirette
- Testimonianze orali. Fonti fotografiche. Fonti da Archivi famigliari. Fonti materiali. Prima pianta del territorio. Fonti narrative.
indirette - Testi storici ed informazioni in Internet.

 

La processione del venerdì santo La festa dei serpari
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San Marco
in  boccolo
 

Un soldato, molto innamorato, si trovava a Costantinopoli a causa di una guerra.
Desiderava far giungere alla sua innamorata una rosa bianca che aveva trovato.
 
Purtroppo venne ucciso ed il suo sangue bagnò la rosa bianca facendola diventare rossa.
Quella rosa fu consegnata alla ragazza a Venezia, e da allora la tradizione vuole che il colore delle rose degli innamorati sia il rosso.