Gian Battista Stella

Gian Battista Stella (Battistin) (1895-….)- cav. ?  

Nato a Loano l’11 febbraio 1895, iniziò la sua attività sul mare nel 1910, all’età di 15 anni, sul bastimento a vela “Primo”, comandato dal capitan Tossino, pure di Loano; nel 1916, chiamato in servizio di leva, fu destinato come Sottonocchiere sulla corazzata “Andrea Doria” partecipando ad operazioni di guerra per oltre 3 anni.

Terminata la prima guerra mondiale, trovò subito imbarco sui piroscafi mercantili, continuando sempre il suo onesto lavoro sul mare con dignità e serietà, degna delle più alte tradizioni marinaresche della gente ligure che portò sui mari di tutto il mondo il tricolore d’Italia.

Il 28 marzo 1923 si trovava in Mar Rosso sul piroscafo “Levanzo”, comandato dal capitano loanese Lavagna quando, tra Porto Sudan e Massaua, per avaria agli strumenti di navigazione, subì naufragio; in tale occasione, ubbidendo al suo alto senso di altruismo si prodigava oltre le sue possibilità nell’opera di salvataggio dei suoi compagni. La triste avventura non spense il suo ardore per il mare e subito dopo trovò imbarco sul piroscafo “Istria” al comando del capitano Gavi.

L’8 settembre 1940 fu chiamato sul transatlantico “Rex” dove prestò servizio sino al 9 aprile 1942; la sua forte fibra di marinaio cominciava a risentire delle dure fatiche di bordo in tanti anni di navigazione e così decise di sbarcarsi entrando a lavorare nel cantiere “CAMED” di Pietra Ligure come Nostromo capo dei marinai del cantiere stesso. Ma quel lavoro sulla terra ferma non gli si addiceva e tale era il richiamo per la vita di bordo che il 26 luglio 1950 s’imbarco sulla nave passeggeri “Antoniotto Usodimare” comandato dal capitano Vitale che lo portò ancora lontano sull’infinito azzurro del mare. Vi rimase fino al 14 gennaio 1956 quando, per raggiunti limiti d’età, dovette abbandonare l’attività alla quale aveva dedicato con entusiasmo, passione e profondo spirito di sacrificio tutta la sua vita.

Il Ministero della Marina Mercantile, in riconoscimento di tanti anni di esemplare attività, gli concedeva la Medaglia d’Oro di Lunga Navigazione.

Uomo attivo e sensibile, non poteva adagiarsi sui soli ricordi di una vita densa di avventure e duramente vissuta; si prestava quindi come segretario dell’associazione Combattenti e Reduci di Loano svolgendo un’attività degna di ogni elogio e rispetto sino a meritarsi la nomina a Presidente della stessa; contemporaneamente, come alacre e volenteroso Socio dell’associazione Lavoratori del Mare, prestava la sua preziosa opera in assistenza a tutte le principali manifestazioni turistico-sportive promosse dalla “Casetta” che, grazie anche al suo lavoro, negli anni ’50 potè presenziare con successo a  due prestigiose “Mostre Marinare” nel Kursaal sul finire degli anni ’50. 

Morì all’improvviso nel ……… del ……., sempre pronto a prestare la sua opera per dar vita a quei sentimenti di solidarietà che tengono uniti gli uomini accomunati dal medesimo ideale.

        ……………..  [da aggiornare]

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