I cereali, le farine  e l'amaranto

Il frumento

La coltivazione del frumento risale a 5000 anni fa e, sin dall’antichità, ha rappresentato un alimento principale, semplice e nutriente. Fu in onore di Cerere, la Dea bionda, che verrà dato alle spighe di grano il nome di “cerealis”, cioè “sacre a Cerere”.

La varietà di frumento coltivato a “La Casetta” è molto proteica e quindi ricca di glutine.

Dalla sua macinatura  si ricavano due tipi di farina, una di tipo 0 ed una semi-integrale di tipo 2.

Il frumento viene anche venduto integrale in chicchi, ed è utilizzabile nei piccoli mulini casalinghi per ottenere farina dai molteplici usi oppure può essere cotto e consumato come il farro o il riso.

 

 

 

L'amaranto

Si ritiene che l’origine dell’amaranto risalga a 5500 anni fa. Infatti ne sono stati ritrovati dei semi nella grotta di Tehuacan Puebla in Messico.

La coltivazione di consistenti quantità di semi risale all’impero Azteco. Per gli Aztechi l’amaranto aveva un importante valore nutrizionale oltre a forti valenze religiose: era infatti considerata una pianta sacra. Proprio per questo, il conquistatore cristiano Cortéz, fece distruggere, per volere della chiesa cattolica, i campi di amaranto e ne proibì la coltivazione, prescrivendo, per i trasgressori, il taglio delle mani e perfino la pena di morte. Queste misure estreme provocarono la scomparsa dell’amaranto per secoli.

L’amaranto è presente in numerose leggende e riti spirituali nelle culture indiane, cinesi e giapponesi; veniva reputato l’alimento indispensabile per vivere a lungo e in buona salute.

Nella mitologia greca l’ Amaranthos, il fiore che non appassisce, è il simbolo dell’immortalità.

 

Si usa come un cereale, ma appartiene alla famiglia delle Amarantacee.

L’attuale riscoperta dei semi di amaranto si deve soprattutto alla ricchezza - non paragonabile ad altri cereali - di lisina, un aminoacido essenziale per la nostra alimentazione. Ne contiene circa il 6%. Questo contenuto elevato è importante per chi segue una dieta vegetariana.

Non essendo un cereale è completamento privo di glutine, quindi è molto digeribile ed indicato per l’alimentazione dei celiaci.

Ha un elevato livello di proteine di alta qualità, circa il 16%.

Inoltre è ricco di calcio, fosforo, magnesio, ferro, potassio, vitamina E, B e C.

Il livello calorico è di circa Kcal. 370 per g. 100 di semi.

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