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IL
LACCIO D'AMORE
di Penna
Sant'Andrea (Teramo)
Il Laccio d'amore
affonda le sue origini nella preistoria
essendo, secondo gli studi più attendibili,
l'ultimo residuo di una più vasta liturgia
di riti agresti di venerazione delle divinità
arboree e di propiziazione della fecondità.
A
Penna Sant'Andrea il ballo del laccio
è rimasto radicato sino ad oggi assumendo la
connotazione di danza tipica delle feste e di
ballo propiziatorio dei matrimoni in
occasione dei quali è tradizione trarre presagio
per il futuro della coppia
dalla riuscita dell' intreccio e del disintreccio
dei nastri.
All
'inizio del '900 si è costituito l 'omonimo Gruppo
Folkloristico che ha fatto conoscere il ballo in tutta
Italia ed in numerose nazioni europee.
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Nella versione
attuale il Laccio d' amore si compone di
vari balli, tutti accompagnati dal suono del ddu
bbotte, tipico organetto abruzzese
diatonico, i quali rappresentano la vicenda
amorosa dal primo incontro al matrimonio. |
La zenna
cuperte (sopra) o ballo di entrata
descrive l 'incontro tra i ragazzi e le
fanciulle a cui segue
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lu
ssaldarelle (a destra), tradizionale danza in
coppia che mima il corteggiamento, manifestato con sorrisi ed
ammiccamenti, con ripetute ed insistenti "avances"
dell'uomo e piccoli svolazzi di gonne delle donne. |
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Lu
trallallere (a sinistra), ballo in cerchio consistente
essenzialmente in un passamano, simboleggia il rifiuto della corte della
ragazza |
Dopo la serenata
de lu mbrijche in cui lo
spasimante, fattosi coraggio con un fiasco di
buon vino, porta la serenata alla
sua amata che finalmente accetta il
corteggiamento , è la volta di una polka
(a destra) per festeggiare il fidanzamento.
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Infine il
ballo del laccio, con
l'intreccio dei nastri policromi sulla
sommità del palo, rappresenta il
matrimonio, ed acquista il valore di danza propriziatoria: se l'intreccio
riesce il matrimonio sarà senz'altro felice, altrimenti... |
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