La linguistica nella pubblicistica napoletana del XIX secolo del prof. Domenico Quatrale |
Sicuramente
un discorso completo sulla linguistica nell’Ottocento napoletano avrebbe
dovuto comprendere molti più atteggiamenti e considerare tanti altri fenomeni
rispetto a quelli da me trattati; si pensi all’aumento dell’alfabetismo
e della scolarizzazione
o al lento emanciparsi della classe dei commercianti.
Dopo
aver fatto una consultazione generale delle riviste pubblicate negli anni che
corrono fra il 1830 e la fine dello stesso secolo, ho ritenuto opportuno
esaminare il "Progresso
delle Scienze, delle Lettere e delle Arti"
(1832-1846) e il "Giornale
Napoletano di Filosofia e Lettere, Scienze Morali e Politiche"
(1875-1885).
Il
primo, fondato da Giuseppe Ricciardi, è forse il periodico più importante fra
quelli usciti nel primo cinquantennio dell’Ottocento: si può affermare, con
sicurezza, che direttamente o indirettamente tutto l’ambiente napoletano
faceva riferimento ai fogli del Progresso;
in questa rivista si realizzò quella meravigliosa sintesi fra discipline che
diventerà un tratto distintivo dei successivi periodici che, in gran numero,
verranno pubblicati nella città di Napoli di lì a pochi anni.
Il
secondo, fondato da Francesco Fiorentino, si è rivelato molto interessante
soprattutto per la particolare attenzione rivolta agli studi linguistici.
Solo negli interventi contenuti nel Giornale Napoletano è possibile riscontrare una precisa coscienza dei progressi fatti negli studi linguistici in Europa e in particolar modo in Germania.
Buona
lettura !!!
La linguistica nella pubblicistica napoletana del XIX secolo