Nel momento in cui il sito ufficiale de La checine de nononne
esce non solo in lingua italiana, ma anche in lingua spagnola
e in lingua barese, posso dire che si è avverata la
prima parte di un sogno; quello di poter dare un contributo per
far rivivere e protrarla nel tempo la fiammella della baresità.
Era il sogno di mio padre, Giovanni Panza, che
dedicò tanto tempo della Sua vita a tracciare, in opere in lingua
barese, un itinerario culturale che, attraverso la riscoperta
delle tradizioni e della cucina, potesse offrire ai giovani un
aggancio con le radici di una terra sicuramente difficile, ma
appassionante.
Dalla Sua produzione letteraria e, soprattutto,
dal libro "La Checine de Nononne" vera
Bibbia della gastronomia barese, ha preso le mosse questo progetto
che vede ora il concretizzarsi di alcuni punti fermi.
Innanzitutto l'apertura di un ristorante, Il
Pepe Finto, che cercherà sempre di più di offrire, ai baresi
e non, un punto d'incontro per un sano relax alla ricerca di quelle
leccornie che, prima pasto di poveri, oggi sono la punta di diamante
della dieta mediterranea, unica, vera, salubre dieta da seguire
per chi voglia mangiar sano.
Poi l'avvio, serio, di un sito Internet che
vuole essere non la semplice vetrina pubblicitaria del ristorante,
ma un palcoscenico a disposizione dei baresi di tutto il mondo
per ricreare un cerchio di affetto per un amore comune: Bari.
In questo progetto ho trovato entusiastico appoggio
in un giovanissimo imprenditore barese, Maurizio Fanelli, chiara
testimonianza di come l'esaltazione della baresità, intesa come
cultura e civiltà autonoma e tipica, rappresenti un valore vero
per i nostri giovani.
Devo ringraziare per l'affettuosa ed appassionata
collaborazione i due giovani dottori, Stefano Lamanna ed Alessandro
Indelli, che hanno per questo sito profuso non solo la loro competenza,
ma soprattutto la loro passione, il caro amico Gigi De Santis,
valoroso interprete della baresità, che ha curato la versione
in lingua barese, la dolce dottoressa Anna Mirabile che, dalla
curiosità per l'antica cucina romana oggetto di una sua splendida
tesi, ha preso le mosse per piluccare notizie di piccola vita
vissuta sia locale che internazionale.
Ma, soprattutto, un ringraziamento di cuore
al mio amico Mauro Fanelli, infaticabile motore di ricerca di
quanto di bello e di buono l'animo barese può portare in tavola.
Emanuele Panza