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FRUTTI DI MARE

La frutta di mare deve comprendere un po' di tutto: dalle cozze nere (pochine, perché, tanto, se ne mangiano spesso) alle cozze pelose; dai datteri (anche se costano come fosse oro) ai noci reali, alle ostriche, alle canestrelle, ai tartufi di mare, ai cannolicchi.

Le cozze vanno aperte con l'apposito coltello e mangiate con un goccio di limone e non perché ciò eviti il tifo, come si pensa, ma per renderle più gustose. C'è chi, invece, ritiene che con il limone la frutta di mare perda la sua fragranza. Dopo, è opportuno mangiare un pezzetto di formaggio: o provolina, o provolone, o altri tipi di latticini, dolci o piccanti, e ciò non per evitare malattie ma perché si facilita la digestione.

Il tifo e il colera, non sono i mitili a provocarli ma l'acqua poco pulita in cui alcuni rivenditori poco scrupolosi li tengono. Un tempo, quando le cozze si mangiavano in quei caratteristici locali lungo la costa e i muscoli si vendevano la sera sui carretti per le strade della città vecchia, di tifo e di colera non se ne parlava affatto.

Scrivici, pubblicheremo le tue ricette.

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