Sinora non ho mai detto: "dose per tot
persone" come fanno gli autori di ricette gastronomiche.
A me ciò provoca un certo sorrisino. Ma che ne puoi
sapere di quanto mangiano le "persone "? C'è
chi assaggia appena appena come un uccellino e chi, invece,
s'ingozza come un lupo mannaro, perciò non puoi dosare
le quantità tipo della "persona".
Ma per preparare le zeppole è necessario
rispettare una dose base ad evitare che venga fuori un pasticciaccio
indefinibile.
E la dose base è la seguente: 75 grammi
di farina (doppio zero, il fiore), 50 grammi di burro (o margarina
o strutto) , 125 grammi di acqua, un pizzico di sale e due
uova intere.
Metti al fuoco in un tegame acqua e burro
(e sale) e quando il burro si sarà sciolto, aggiungi
la farina poco per volta lasciandola cadere a pioggia (ad
evitare che si formino dei grumi) , girando sempre con il
cucchiaione di legno. Quando il tutto sarà ben amalgamato
e si sarà staccato dalle pareti del tegame, lo versi
in una scodella perché si raffreddi. Prendi, poi, le
uova e, impastando con le mani, le incorpori - una alla volta
- all'impasto.
Prendi ora una siringa per dolci con un bocchettone
al quanto largo e, su tanti quadratini di carta oleata, stendi
la pasta in forma di tarallo, poi, uno per volta, calali nell'olio
bollente facendo friggere la pasta da un lato e dall' altro
buttando via la carta appena la pasta, gonfiandosi, si sarà
staccata.
Attenzione che i taralli siano piuttosto
aperti ad evitare che la pasta, nella cottura, si unisca in
unico ammasso.
Intanto, a parte, avrai preparato un po'
di crema.
Giovanni Panza