Il
nono diritto della dichiarazione dei diritti
universale dei bambini, approvata il 20/3/59
dall’ONU, è questo: "Il fanciullo
deve essere protetto contro ogni forma di
negligenza, di crudeltà e di sfruttamento.
Egli non deve essere sottoposto a nessuna
forma di tratta. Il fanciullo non deve
essere inserito nell’attività produttiva
prima di aver raggiunto un’età minima
adatta. In nessun caso deve essere costretto
o autorizzato ad assumere un’occupazione o
un impiego che nuociano alla salute o che
ostacolino il suo sviluppo fisico, morale e
mentale."
Questo
diritto non è però rispettato neanche in
Italia e lo dimostrano alcuni dati ricavati
dall’ISTAT:
-
nell’Italia
nord-occidentale 85.000 ragazzi aiutano
i genitori, 20.000 aiutano i parenti e
8.000
-
lavorano
presso terzi;
-
nell’Italia
nord-orientale 89.000 aiutano i
genitori, 16.000 aiutano i parenti e
5.000 lavorano presso terzi;
-
nell’Italia
centrale 70.000 aiutano i genitori,
10.000 aiutano i parenti e 6.000
lavorano presso terzi;
-
nell’Italia
meridionale 175.000 aiutano i genitori,
11.000 aiutano i parenti e 14.000
lavorano presso terzi.
Da
questi dati si capisce che soltanto nel
nostro paese 419.000 bambini aiutano i
genitori, 57.000 aiutano i parenti e 33.000
lavorano presso terzi per un totale di
509.000 bambini inferiori ai 14 anni.
Queste
cifre evidenziano, inoltre, che le regioni
del mezzogiorno sono le zone in cui è più
diffuso il lavoro minorile (circa 200.000
bambini al sotto dei 14 anni).
Questo
problema non è presente solo in Italia, ma
in tutto il resto del mondo. Secondo alcune
organizzazioni i bambini lavoratori sono
circa 250.000.000. In Tailandia il 32% della
forza lavoro è costituita da minori; in
Nepal il 60% dei bambini svolge lavori che
impediscono lo sviluppo; nelle Filippine
2.200.000 sono piccoli lavoratori; in
Bangladesh ¼ della popolazione infantile
lavora; in Nigeria sono 12.000.000 i ragazzi
che lavorano ed infine l’ultimo dato, e
quello più sconvolgente, in India vi sono
44.000.000 di bambini lavoratori.
Questi
dati dovrebbero far riflettere tutti i
governi del pianeta per riuscire ad
eliminare, poco per volta, ma
definitivamente il lavoro minorile.
Si
potrebbero organizzare manifestazioni di
protesta prima di tutto in Italia per
riuscire ad eliminare questo grave problema
e diffondere i principi contrari allo
sfruttamento dei minori nel resto del mondo.