La Cimice                                                          Letto, Visto, Ascoltato                                                                     W il 2000

Tanti eroi, un solo mondo

di Giovanna Mazzitello

I cartoni animati hanno acquistato tanto spazio in TV; in questo modo sono aumentati i tempi pubblicitari vendibili durante la messa in onda dei cartoon. Il loro affollamento ha influenzato il pubblico, incollato alla TV, costituito non solo da bambini, ma anche da ragazzi e adulti che amano soprattutto gli eroi.

Tra eroi maschili e femminili le differenze sono abissali, sia nelle preferenze in percentuali numeriche, sia in ciò che rappresentano: prevalgono i primi (58% dei cartoondipendenti), dotati di forza e coraggio, sulle seconde (24%), sentimentali ed equilibrate. Svettano su tutti gli animali, come Bugs Bunny (70%).

Il caso dei Simpson: la massiccia invasione dei teleeroi ha cancellato le vecchie fiabe, caratterizzate da una morale finale. Le storie nuove, invece, sono ambientate ai nostri giorni, in casa o in città, e il loro messaggio non è dei migliori. Molti cartoon giapponesi sprizzano violenza scena dopo scena, mentre altri, secondo alcuni, sono ritenuti diseducativi. In questo senso il primato spetta ai Simpson. La sconcertante famiglia, creata da Matt Groening, concentra in sé varie qualità non proprio piacevoli: i suoi personaggi sono maleducati, fannulloni e fin troppo scherzosi. I Simpson sono una satira velenosa della società americana e un po' anche della nostra. Il successo che ha avuto la famiglia giallastra ha dato vita ad altri cartoni animati del genere "brutti, sporchi e cattivi" come i cartoon South Park e Beavis & Butthead. Il primo parla di argomenti come l'ingegneria genetica, mentre nel secondo vengono usati dialoghi e parole da scaricatori di porto.

I cartoon "cattivi" invadono il video

di Lorenzo Cazzola

Sulla rete Mediaset erano già arrivati cartoni come "Wallace and Gromit" (avventure del cane di un inventore) eredi delle folli follie di Mr.Bean.

Ma non solo loro partecipano a suscitare ilarità nel pubblico.

In onda alle 13.30 ci sono anche i "Rugrats", cioè topi da tappeto e alle 22.30 "South Park", il cartone più violento di tutta la stagione.

Poi c’è "Futurama", ovvero i Simpson del 3000.

Infine "Pokemon" (il cartoon rimasto neutrale insieme ai "Rugrats"): i pocket monsters, mostriciattoli selvatici di ogni specie e razza, possono essere di terra o di acqua, di foresta o di roccia e persino elettrici: cambiano aspetto per non essere catturati dal decenne Ash, che poi se ne serve per gare di pokemon.

Tra tutti questi cartoni, ben pochi mi sono piaciuti: quelli che non erano violenti.

ECCO I SIMPSON DEL QUARTO MILLENNIO!

di SIMONE FERRARA & GIANLUCA DI CAPUA

Come quelle dei fratelli maggiori "Simpson" le avventure della band di "Futurama" sono adatte soprattutto ai più grandicelli.

Ambientato nel 2.999, quando tutti fremono per il grande passagio al 3.000, il cartoon ipotizza il mondo come potrebbe essere e getta anche uno sguardo divertito alla nostra epoca a 1.000 anni di distanza.

Protagonista è Fry, un pony express che è stato ibernato per errore nel 1.999 e che viene scongelato un millennio dopo; trova impiego nella compagnia intergalattica Planet Express e scopre che anche il futuro

Ha i suoi pregi e i suoi difetti: tra i primi Leela, un’avventurosa aliena con un occhio solo, tra i secondi Bender, un robot che fuma e beve più del vecchio Homer. Per contattare il divertente sito Internet digitare: www.Fox.com.

KENNY, CARTMAN,

KYLE E STAN

di SIMONE FERRARA & GIANLUCA DI CAPUA

Non lasciatevi ingannare dai bambini paffutelli di South Park: è una serie animata pensata anche (o soprattutto) per un pubblico adulto.

I protagonisti del cartoon sono: Stan, cappello blu e pon-pon rosso per tenere al caldo l’intelligenza, è il capo; Kile, cappello verde con copriorecchie, è il simpaticone; Cartman è il grassone che si nutre di cibo e TV spazzatura; Kenny, testa nascosta in uno strano cappuccio, è la vittima designata che soccombe a ogni episodio per resuscitare in quello successivo.

Questi bambini passano il tempo a dir parolacce, a menarsi, a sfigurarsi e a discutere, per esempio se è giusto o meno praticare l'eutanasia nei confronti del nonno di 103 anni.

Vivono in una città apparentemente idilliaca, che conta il maggior numero di apparizioni extraterrestri, dove gli uccellini impagliati fanno i bisogni in testa ai passanti e gli escrementi si animano.

Prodotto dalla TV via cavo americana Comedy Central, il cartoon è stato trasmesso per la prima volta dall'emittente il 13 agosto 1997; in poco tempo è diventato un cult.

Esiste un brillantissimo sito Internet con curiosità e Gadget in commercio; digitare www.Comedycentral.com/southpark.

POKEMON, L’INVASIONE DEI MOSTRI

di Tao Tao Hu

Pokemon (cioè Pocket Monster, mostro tascabile) non è soltanto un eroe di cartone, è l’affare del momento: questa piccola belva orientale vale 6 miliardi di dollari.

Piccola belva gialla ipnotizza con i suoi occhietti inespressivi i figli d’America e ora piace anche in Italia.

É stato inventato nel ’96 in Giappone da Satoshi Tajiri, qui è diventato prima un videogame Nintendo, poi uno spettacolo TV della Warner Bros, poi un pupazzo in vendita presso i migliori giocattolai: la prima versione di lusso, su una Volkswagen gialla in grandezza quasi naturale, è stata venduta da FAO Schwarz per una sessantina di milioni di lire. Recentemente tremila sale hanno proiettato il primo Pokemon per il cinema, con il titolo "Pokemon, primo film".

Pokemon si propone di durare nel tempo. Come?

Con una trama semplice e senza fine. Ash, il bambino protagonista della storia, ha un sogno: diventare allenatore dei Pokemon. Ma i Pokemon, strada facendo, cambiano personalità, si moltiplicano.

Ottomila Burger King hanno lanciato una campagna promozionale. E i novanta minuti di pellicola della Warner Brothers hanno guadagnato dieci milioni di dollari.

Simpson too hot for TV                                     Letto, visto, ascoltato                                            In visita allo SMAU