La Cimice                                                           Letto, Visto, Ascoltato                                                       W il 2000

" I TRE DELITTI DI ANUBI" 

di Dider Convard

di Elisa Belletti

Quentin è un ragazzo di tredici anni con un cervello superdotato: ha una memoria infallibile ed è il più bravo della sua classe; solo il suo migliore amico Diogene (che è molto più grande di lui) sa che Quentin "non è normale". I genitori di Quentin sono divorziati e il padre è un ispettore di polizia.

Quentin passa ogni fine settimana dal padre, che gli parla sempre dei vari casi di delitti che gli capitano sul lavoro. Ce n'è uno che ha attirato la sua attenzione: hanno assassinato il famoso egittologo Leonard Melisson, capo di una spedizione in Egitto (negli anni '60) che aveva come scopo la scoperta del sarcofago di Pazer. A questa spedizione avevano partecipato altri due egittologi francesi, Antoine Rebouvlie ed Henri Lamorisse.

Melisson è stato ucciso con una punta inzuppata di menta, conficcata nel collo. Due particolari hanno attirato l’attenzione di Victor (il padre del ragazzo): l'assassino aveva avvisato la vittima con una lettera completamente bianca, profumata di menta, e un gatto, anch'esso profumato di menta. Dopo varie indagini, si è scoperto che Melisson aveva un fratello, André, afflitto dal morbo di Alzheimer.

Gli altri due egittologi avevano capito che le prossime vittime erano loro. Infatti, nelle notti successive, nonostante la protezione della polizia, l'assassino uccise i due egittologi, con gli stessi particolari del primo, solo che i profumi erano di incenso e di olio di cedro.

L'ispettore Victor ha un aiutante segreto, Paperino, che nessuno conosce, ma in realtà è Quentin perché vuole far diventare commissario il padre.

Paperino era stato in biblioteca e, dopo aver letto vari documenti degli anni '60, aveva capito tutto: André Melisson era l'assassino (Anubi si era impersonato in lui) e voleva vendicare la morte del fratello, rimasto ucciso dopo una frana in Egitto. In realtà erano quattro gli uomini della spedizione e, dopo la morte del vero Melisson, il quarto uomo si impersonò in quest'ultimo e convinse il falso fratello André di avere la malattia in uno stadio avanzato, invece lui aveva appena cominciato a soffrirne.

André, dopo i tre omicidi, non fu imprigionato perché il morbo di Alzheimer stava peggiorando e non c'era punizione peggiore che spirare lentamente, soffrendo.

Grazie a Quentin, l'ispettore Victor divenne il COMMISSARIO VICTOR.

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