Il
2000 è anche l'anno del Brasile: in
quest'anno, infatti, il paese festeggia i
500 anni di civilizzazione occidentale.
Proprio il 22 aprile del 1500, la squadra
navale portoghese di Pedro Alvares Cabral
arrivò in Porto Seguro, nella costa
orientale del Brasile; da allora
l'attrazione esercitata dal Brasile sugli
europei è andata sempre aumentando.
Nel
1501 e 1502, arrivò il navigatore e
cartografo fiorentino Amerigo Vespucci, il
quale battezzò gran parte delle isole,
baie, insenature e spiagge.
Parlare
del Brasile è parlare della costa e, anche,
della luce, dell'allegria, e di un popolo
speciale. Questo è il paese con la maggiore
varietà biologica del pianeta. Chi ne
dubita deve visitare la Foresta Amazzonica e
il Pantanal del Mato Grosso, la Mata
Atlantica nel rilievo montagnoso che separa
l'interno del paese dall'immenso litorale,
le cascate di Iguacu. Il Brasile è anche il
Mercosur, il Mercato comune del Cono sud
dell'America Latina. Con i suoi 200 milioni
di consumatori, si tratta di un eccellente
mercato per gli scambi mondiali.
Ma
il Brasile, oltre a presentarsi come un gran
mercato per l'economia mondiale, è anche
pura bellezza.
A
cominciare dalla musica: niente è più
incantevole, dicono, che ascoltare melodie
brasiliane. E che dire delle immense,
spettacolari, sfilate di Carnevale che
riuniscono, in assoluta sicurezza e
allegria, fino a due milioni di persone, sia
a Rio De Janeiro che a Salvador, a Recife, a
Fortaleza e a Sao Paulo?
Per
concludere, la novità: per cominciare la
festa dei 500 anni del Brasile, hanno creato
un sito archeologico dove la presenza umana
risale a 50 mila anni fa. È la grotta della
Serra da Capivara, nello stato del Piauì
nella zona arida del nordest brasiliano. Un
luogo dove 500 secoli fa si trovavano quelli
che sarebbero stati i primi abitanti umani
nel continente americano.
500
secoli, o 500 anni, il Brasile è sinonimo
di felicità, ma anche lui come tutte le
cose belle ha i suoi lati negativi, infatti
ci sono fasce di povertà in cui i bambini
non sono molto considerati e benvoluti
(neanche dai genitori, che li spingono a
vendere erba e droga per portare a casa
soldi) e dove sono puniti con la morte se
sgarrano.