L’esploratore Robert
Ballard, sulle tracce degli Argonauti, ha
trovato nelle profondità del Mar Nero una
costa sommersa dalle acque 7.600 anni fa.
Secondo i suoi studi vi
sono prove di un gigantesco diluvio durante
il quale l’acqua del Mediterraneo passando
attraverso il Bosforo è entrata nel Mar
Nero; altra acqua è entrata nel Mar
Mediterraneo lungo il Danubio, il Dnepr e il
Don.
In quel periodo ogni
giorno per due anni un gigantesco flusso d’acqua
salata ha "invaso" l’acqua dolce
del Mar Nero.
"Non posso dire se
si tratti proprio dell’alluvione di Noè e
della sua arca" ha detto l’esperto
"ma quello che è certo è che la zona
del Mar Nero al termine dell’ultima era
glaciale fu completamente devastata e che a
150 metri di profondità ne abbiamo le
prove".
Ballard tornerà nel Mar
Nero l’anno prossimo, quando spera di
ottenere in prestito dal governo
statunitense un sommergibile da esplorazione
che può essere comandato a distanza.
Il suo sogno
amorevolmente accarezzato è di ripescare i
reperti dell’epoca di Noè, i relitti
delle ricche navi commerciali che nell’antichità
percorrevano il bacino verso Bisanzio e l’Impero
Ottomano e possibilmente la nave degli
Argonauti e del vello d’oro delle leggende
greche. Buona fortuna dalla redazione de La
Cimice! |