Camminavo
per la strada solo e desolato perché avevo
preso un brutto voto a scuola, mentre
procedevo vidi un nuovo negozio, aveva tante
luci colorate, sembrava mi stesse chiamando.
Attraversi
la strada ed entrai, quindi fui subito
attratto da una scatola, la presi e la
portai sul bancone dove si pagava, il
negoziante mi disse che quella era una
scatola magica e dovevo aprirla solo in
posti dove nessuno mi potesse vedere e
aggiunse che la scatola poteva esaudire un
solo desiderio.
Tornai
di corsa a casa, lanciai un lieve saluto, e
salii le scale velocemente, per andare nella
mia cameretta; quindi, sdraiato sul letto,
pensai a lungo quale desiderio volevo
esprimere e, visto che ero molto
appassionato di aerei, chiesi come desiderio
alla scatola di farmi volare.
Vidi
aprirsi il coperchio e uscire una polvere
bianca magica che mi circondò, e in un
attimo mi sentii leggero e vidi la mia
camera dall'alto e poi la mia casa e infine
la città intera.
Sbattevo
le braccia e i piedi, come se stessi
nuotando, e volavo sempre più velocemente,
mi trovai a sorvolare le montagne, poi
l'Antartide in mezzo ai ghiacci, poi girai e
mi ritrovai sull' Africa, sentivo un tepore
sulle braccia, vidi tanti bambini tutti
colorati che danzavano e ridevano.
Girai
di nuovo e fui in America nei grandi Canyon,
vidi tante piante strane e tanti animali,
ero felice, però mi resi conto di essere
anche solo e mi venne da piangere.
In
quel momento, sentii una forte sberla, come
per svegliarmi, aprii gli occhi e vidi mio
padre che mi parlava, poi mia madre che
piangeva, io non capivo e tremavo.
Alla
fine mio padre mi spiegò che ero caduto dal
letto dopo essermi addormentato
profondamente e che sembravo svenuto.
Quando
rimasi di nuovo solo, mi trovai tra le mani
la mia scatola dorata, e dentro c'era una
piccola foglia pungente di cactus.