La Cimice                                                           Scrittori in Erba                                                                  W il 2000

Foglia di cactus

di Loris Faverani

Camminavo per la strada solo e desolato perché avevo preso un brutto voto a scuola, mentre procedevo vidi un nuovo negozio, aveva tante luci colorate, sembrava mi stesse chiamando.

Attraversi la strada ed entrai, quindi fui subito attratto da una scatola, la presi e la portai sul bancone dove si pagava, il negoziante mi disse che quella era una scatola magica e dovevo aprirla solo in posti dove nessuno mi potesse vedere e aggiunse che la scatola poteva esaudire un solo desiderio.

Tornai di corsa a casa, lanciai un lieve saluto, e salii le scale velocemente, per andare nella mia cameretta; quindi, sdraiato sul letto, pensai a lungo quale desiderio volevo esprimere e, visto che ero molto appassionato di aerei, chiesi come desiderio alla scatola di farmi volare.

Vidi aprirsi il coperchio e uscire una polvere bianca magica che mi circondò, e in un attimo mi sentii leggero e vidi la mia camera dall'alto e poi la mia casa e infine la città intera.

Sbattevo le braccia e i piedi, come se stessi nuotando, e volavo sempre più velocemente, mi trovai a sorvolare le montagne, poi l'Antartide in mezzo ai ghiacci, poi girai e mi ritrovai sull' Africa, sentivo un tepore sulle braccia, vidi tanti bambini tutti colorati che danzavano e ridevano.

Girai di nuovo e fui in America nei grandi Canyon, vidi tante piante strane e tanti animali, ero felice, però mi resi conto di essere anche solo e mi venne da piangere.

In quel momento, sentii una forte sberla, come per svegliarmi, aprii gli occhi e vidi mio padre che mi parlava, poi mia madre che piangeva, io non capivo e tremavo.

Alla fine mio padre mi spiegò che ero caduto dal letto dopo essermi addormentato profondamente e che sembravo svenuto.

Quando rimasi di nuovo solo, mi trovai tra le mani la mia scatola dorata, e dentro c'era una piccola foglia pungente di cactus.

Gatto e topo                                                 Scrittori in Erba                                           Il gatto Salem