La Cimice                                                                         Sport                                                                 W il 2000

Due lune

nelle notti

italiane

di Andrea Ladisa

Molti di noi avranno sentito parlare delle imprese di Luna Rossa, la barca italiana impegnata in Coppa America di vela. Lo scafo italiano ha come unico sponsor il marchio Prada. Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada, ha investito circa 90 miliardi di lire per allestire la spedizione in Nuova Zelanda, tra imbarcazioni, vele, equipaggio ed altro. Il team Prada ha come skipper Francesco De Angelis, il partenopeo che, all’epoca del Moro di Venezia, ha gareggiato con Paul Cayard; quest’ ultimo è ora lo skipper di America One, il team americano che si era classificato per la finale sfidanti insieme alla barca italiana.

Luna Rossa ha sconfitto Cayard per 5-4 nella finale della Louis Vuitton Cup, aggiudicandosi la coppa sfidanti e il diritto a sfidare Black Magic, la barca neozelandese che nel ‘95 si aggiudicò l’ambito trofeo.

Sfortunatamente i Kiwi (neozelandesi bianchi) si sono dimostrati ossi duri, e ci hanno rimandato a casa con un secco 5 a 0. Da principio sembravamo avvantaggiati per il fatto che la loro imbarcazione sembrava più veloce con vento forte, condizione opposta a quella con cui si è gareggiato, però il campo ha dato ragione al defender. Diciamo che siamo stati anche un po' sfortunati, è accaduto perfino che un sacco di plastica si sia incastrato sotto la chiglia di Luna Rossa, poi è stata la volta dello spinnaker, e del ferimento di un marinaio italiano.

La coppa, che fu creata dall’orafo della regina Vittoria, fu vinta per la prima volta dal New York Yacht Club, che la difese per ben 132 anni consecutivi su 149 di vita della competizione; quei 3.8 kg d’argento, che fanno spendere circa 600 miliardi a 12 club velici sparsi nel mondo, costituiscono il più antico trofeo sportivo del mondo. Nel ’97, in Nuova Zelanda, ha rischiato di scomparire a causa delle mazzate sferrate da un’attivista Maori; solo grazie ad un attento lavoro di restauro si è potuto salvare la coppa.

Inizialmente erano 11 gli equipaggi iscritti alla Louis Vuitton Cup, ma dopo i 3 round robin (gironi di qualificazione alle semifinali) le barche ancora in gara erano 6, essendo state eliminate 2 barche americane su 5, Young America e Abracadabra, 1 australiana, Young Australia, 1 svizzera, Fast 2000 e una spagnola, Bravo España.

Alla fine delle semifinali erano passate in finale l’americana America One e la nostra Luna Rossa, mentre hanno fatto i bagagli le altre 2 americane, Star & Stripes e America True, una giapponese, Nippon, e una francese, Le Defi.

Non tutti però avevano a disposizione 90 mld come Prada, ad esempio, la barca svizzera è la “cenerentola” con appena 10 mld, poi Le Defi con 20 mld, come Star & Stripes il cui skipper, Dennis Conner, ha dovuto vendere magliette e aprire un bar ad Auckland per coprire le spese della sua imbarcazione. Al contrario, Nippon e Black Magic sono le più spendaccione, con 100 mld a testa.

La squadra più giovane è quella australiana, nessun membro dell’equipaggio supera i 22 anni, lo skipper è 19enne, mentre America True è l’unica imbarcazione che ha a bordo delle donne, una è addirittura timoniere.

Gli uomini di De Angelis portano avanti un intenso programma d’allenamento dal ’97, compreso molto lavoro in palestra.

Non è stato facile seguire le imprese di Luna Rossa, perché tra Italia e Nuova Zelanda ci sono 12 ore di fuso, così mentre loro regateggiavano all’ 1.30 del pomeriggio, noi li seguivamo all’ 1.30 della notte.

Visto che chi è il defender (chi difende) della Coppa America ha diritto ad ospitare la competizione la volta dopo che l’ha vinta, speriamo che la prossima campagna in Coppa ci veda vincitori e che tra 7 anni le acque di Punta Ala (dove c’è il club velico al quale è iscritto Luna Rossa) possano ospitare le regate più antiche del mondo.

Arrivederci alla prossima Coppa America, quando io purtroppo non vi potrò più raccontare le gesta della barca italiana

Come fare una guerra originaleMa il pallone chi l'ha fatto?Sport