Vinaio  ( la Concje )                  

La prima menzione ufficiale di Vinaio risale al 914, è citato infatti in documenti medioevali relativi alla donazione di Berengario I° al prete Pietro.

Situato a 807 m.s.l.m. nel comune di Lauco immerso nel verde     e nel silenzio della sua bellissima conca creata dallo scorrere millenario di due corsi d'acqua, (il toponimo significa appunto "tra le acque") il Torrente Vinadia e il Rio Picchions,  paese di antiche tradizioni e nuove proposte annovera alcuni degli scenari naturali più suggestivi di tutto l'arco alpino italiano, il canyon del Vinadia.        In 15 minuti di cammino dal paese, infatti si può raggiungere il punto in cui il Rio Picchions con una suggestiva cascata si tuffa nel Torrente Vinadia e insieme scompaiono nel canyon.

Paese conosciuto anche per le sue antiche tradizioni di tessitori e venditori di stoffe. ("Cramars")                                                 Famoso lo slogan "Tele di Vinai ca no si sbreghe mai" per sottolineare la robustezza delle loro stoffe con cui  i Cramars di Vinaio si annunciavano all'arrivo nei paesi della Carnia, della Val d'Arzino, del Tarvisiano e del Cadore. 

Edificio di particolare interesse storico architettonico, è la chiesa dedicata ai Santi Andrea e Tommaso eretta nella prima metà del XVI secolo, dove si può ammirare una bellissima pala dipinta dal pittore veneziano Francesco Fontebasso (1707-1769) allievo del Tiepolo. Importante la mole del campanile, a cui si accede attraverso un portale in pietra con arco a tutto sesto.

 

 

 

 

 

La cascata del Picchions

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