Dedalo e il volo di Icaro

Figlio di Metione, è il personaggio che incarna l'artista universale: scultore, architetto, inventore di strumenti di ogni tipo. Si diceva che avesse inventato perfino delle statue che muovevano gli occhi e le gambe, come riferisce Platone. Viveva ad Atene dove divenne geloso di suo nipote Talo, che ispirandosi alla mascella di un serpente aveva inventato la sega, e lo uccise gettandolo dall'Acropoli. Dedalo, scoperto, fu esiliato dalla città e fuggì a Creta dove si mise in servizio di Minosse, per il quale costruì Il Labirinto di Cnosso, così intricato che chi vi entrava si perdeva e veniva divorato dal Minotauro che lo abitava. Quando Teseo arrivò a Creta accompagnato da Arianna conl'incarico di uccidere il mostro, Dedalo le suggerì l'inganno del filo,col quale Arianna riuscì ad aiutare Teseo. Per punizione Dedalo fu imprigionato nel labirinto con suo figlio Icaro, ma riuscì a fuggire costruendo per entrambi la ali unendo penne di uccello con la cera. Icaro precipitò nel mare da lui detto Icario, perchè volle volare troppo in alto e il sole bruciante sciolse la cera che teneva unite le penne delle ali. Dedalo invece dopo molte peripezie giunse in sicilia presso il re Cocalo. Quando Minosse fu ucciso dalle figlie di Cocalo, Dedalo costruì molti edifici.