Ermes

Ermes era il dio greco originario dell'Arcadia. Venerato dapprima come divinità pastorale protettrice delle greggi, dopo che fu introdotto fra gli dei dell'Olimpo ricevette una genealogia per cui venne immaginato figlio di Zeus e di Maia, fin dalla nascita fornito di straordinarie doti di amabilità, di furberia e di genio inventivo. Gli epiteti che accompagnano il suo nome, le divinità con cui è associato e talune altre manifestazioni sembrano provare che in un tempo molto antico fu concepito come dio ctonio della fecondità e dei morti. Nella religione popolare le sue attribuzioni furono molteplici, ma per lo più di importanza secondaria: egli appare come messaggero e agente degli dei, protettore degli eroi, liberatore dagli spiriti infestanti i crocicchi, custode della sicurezza delle strade e di coloro che le percorrono (araldi, viandanti, mercanti), patrono delle attività umane in cui si richiedono particolari abilità, di quelle letterarie e culturali non meno che di quelle commerciali e, all'occasione, ladresche. Associazioni di mercanti a Roma e a Delo risultano poste sotto la sua tutela. Considerato inventore della lira, da lui costruita stendendo le corde sul guscio di una tartaruga, Ermes è spesso associato ad Apollo e alle Muse, assolve il compito di intermediario tra Zeus e gli uomini, accompagna le anime dei defunti nell'Ade e gode di un particolare culto quale protettore della gioventù dedita agli esercizi ginnici, specialmente a Sparta, ad Atene e a Olimpia. La più antica forma di rappresentazione di Ermes è l'erma: pilastro quadrangolare alla cui sommità era collocata una testa e recante sul davanti un attributo itifallico, collocato nelle piazze, nelle strade e nelle palestre.