Perseo e Medusa

 

Qui di seguito è stato introdotta la leggenda secondo la quale Perseo riuscì a mozzare la testa di Medusa, senza che lui si trasformasse alla sua visione in una statua di pietra:

<<Ed ora tu, fortissimo Perseo,

racconta, ti prego, con qual valore e quali stratagemmi

mozzasti quella testa irta di serpenti>>.

L’erede di Agenore narra come ai piedi del gelido Atlante

Si distenda un luogo protetto da un bastione invalicabile,

e come al suo ingresso abitassero due gemelle,

figlie di Forco, che si dividevano l’uso di un occhio solo;

come lui con destrezza glielo carpì, inserendo la propria mano

mentre se lo scambiavano; come attraverso sentieri sperduti

e impervi, attraverso orridi nell’intrico di foreste,

giunse alla casa di Gòrgone, e qua e là in mezzo ai campi,

nei sentieri gli avvenne di vedere figure di uomini e belve

mutati da esseri vivi in granito per aver visto Medusa.

Ma lui aveva scorto, riflessa nel bronzo dello scudo

Che reggeva col braccio sinistro, l’orrenda immagine,

e mentre un sonno pesante gravava sui serpenti e su lei stessa,

le spiccò il capo dal collo: quasi fosse linfa materna

dal sangue nacquero Pegaso, l’alato destriero, e suo fratello.

pegasopegaso

Ed enumera i veri pericoli corsi nel suo lungo viaggio;

quali mari e quali terre abbia intravisto dall’alto,

quali stelle abbia raggiunto col suo battito d’ali.

Ma prima del previsto s’interrompe. Uno dei presenti interviene

Allora chiedendo perché solo Medusa

Fra le sorelle avesse serpenti in mezzo ai capelli.

E l’ospite risponde:<<Visto che vuoi sapere cosa che merita

Raccontare, eccoti il perché. Di eccezionale bellezza,

Medusa fu desiderata e contesa da molti pretendenti,

e in tutta la sua persona nulla era più splendido dei capelli;

ho conosciuto chi sosteneva d’averla vista.

Si dice che il signore del mare la violasse in un tempio

Di Minerva: inorridita la casta figlia di Giove con l’egida

Si coprì il volto, ma perché il fatto non restasse impunito

Mutò i capelli della Gòrgone in ripugnanti serpenti.

Ancor oggi la dea, per sbigottire e atterrire i nemici,

porta davanti, sul petto, quei rettili che lei stessa ha creato>>.