Trimestrale d'informazione dell'Associazione culturale

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La Pagoda

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Località Quercia Grossa,33 -Pieve a Socana 52016 Castelfocognano (Arezzo)

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Anno III n° 1 ( gennaio-febbraio-marzo )

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Tan Ajahn Anek
alla Pagoda
 
discorso di domenica 8 ottobre
tenuto alla Pagoda di Pieve a Socana

 

(traduzione di Luigi Butori, adattamento al testo di Massimiliano Foglini)

Sono veramente lieto di essere venuto qui a trovare i miei fratelli Buddhisti o Cristiani: non faccio nessuna distinzione tra loro. E’ la prima volta nella mia vita che vengo in questo posto e sono molto contento di vedervi, mi spiace solo di una cosa, che non sono capace di parlare in italiano. Questo perché ho sbagliato il posto nel quale nascere, sono nato in Tailandia, è per questo che non riesco a parlare italiano. La prossima volta che nasco nascerò in Italia, così sarò più vicino a voi.

Il tempo che stiamo insieme è un periodo molto importante per la vita di ognuno di noi, per ricercare e vedere il significato e la bellezza della propria vita. E la prima cosa che voglio farvi sapere, è la stima che ho per voi e la felicità che provo ad incontrarvi. Sono venuto per accrescere la vostra speranza, ed anche se non parlo l’italiano sappiate che la lingua del mio cuore è l’amore e la compassione, ed è questo che voglio offrire ad ognuno di voi in questa speciale occasione. Oggi, vorrei darvi qualcosa che possa restare dentro di voi, che possa portarvi alla Verità e alla Conoscenza, perché quello che possiamo capire e comprendere dal nostro cuore ha un valore immenso per ogni vita.

Ognuno di noi dovrebbe pensare che non c’è nessuna differenza tra lui e gli altri, ma che è riunito qui solo per dare il bene che ha dentro di sé a tutti gli altri. Il bene che dobbiamo far nascere dentro di noi e tra di noi è una cosa molto importante. Questo bene è già dentro di noi ma magari non è sufficente, non è all’altezza di quello che noi desideriamo sia, non arriva a quella pienezza che sentiamo dovrebbe esserci nella nostra vita. Il bene ha un grandissimo valore ed è possibile per noi praticarlo in ogni luogo di questa terra.

Il bene deve essere trovato dentro di noi, non fuori; se siamo delle persone che non hanno bene, che mancano di questo bene, è come se non avessimo quel qualcosa che ci permette di essere dei veri esseri umani. E noi non possiamo negare questo bene, non possiamo negare che esista. Il bene o il piacere che cerchiamo fuori di noi è soltanto un qualcosa che ci può permettere di avere una vita più agiata, ma quello che possiamo mettere in relazione alla soddisfazione che troviamo fuori dev’essere un qualcosa che nasce dentro di noi, che è già dentro noi.

Per distaccarci da tutti gli estremi dobbiamo mettere il nostro cuore sulla ‘Via di Mezzo’, senza attaccarci alla lingua, alla religione, alla nostra nazione, ma tenendo una via di mezzo per tutto. Se vogliamo trovare il punto esatto nel quale nasce tutto il bene, dobbiamo ritornare dentro noi, dentro il nostro cuore. Ma per vedere il bene che c’è all’interno di noi, il nostro cuore deve essere fresco, pieno di pace, perciò adesso, io vi dirò la maniera per poter arrivare alla fonte del bene, quella che noi chiamiamo ‘Perfetta Pace’.

Che ognuno di voi sia ben deciso, abbia una retta decisione, proprio in questo attimo presente. Cerchiamo di arrivare a vedere il nostro spirito, il nostro cuore; in questo momento possiamo anche vedere tutto quello che ci è accaduto: le varie cose che sono ancora attaccate a questo cuore. Osserviamole un attimo.

Ora che abbiamo visto quello che ci è accaduto, cosa è attaccato, lasciamolo andare via, buttiamolo via. Che sia una cosa buona o una cosa cattiva, buttiamo tutto via. Facendo questo, permettiamo al nostro cuore di diventare leggero, di distaccarsi da tutto e farsi leggerissimo.

Vedere il nostro cuore, conoscerlo bene, comprendere il nostro spirito proprio in questo momento, è come pulirlo, ripulirlo da tutto lasciandolo galleggiare libero. Lasciamolo andare. Se non lo ripuliamo, non lo lasciamo libero di andare, dentro di noi si creerà molta confusione e ci attaccheremo ai vari problemi e alle ragioni dalle quali sono nati. Questi problemi, saranno così i problemi del nostro cuore, saranno i problemi che lo terranno chiuso, fermo, imprigionato. Ma una volta che abbiamo visto queste cose, che abbiamo scoperto tutto questo, dobbiamo metterci a ripulire il cuore, a svegliarlo, a lasciare andare le cose, a risvegliarci in questo attimo e sentire la pace, la distensione, l’armonia di essere in questo stato di libertà.

Il ripulirlo, il distaccarlo e liberarlo dai nostri attaccamenti, dai nostri sentimenti è una grande cosa per lo spirito, una cosa importantissima. E’ come se noi ad un certo momento smettessimo di buttare benzina sul fuoco, smettessimo di attizzarlo e ci allontanassimo lasciando il fuoco piano piano spegnersi. Se noi vogliamo arrivare a non provare più quel dolore che si prova prendendo il fuoco nella mano, dobbiamo lasciarlo stare e andare verso la pace, verso la frescura, lontani dal fuoco; fuoco che rappresenta tutti i nostri desideri.

Svegliamo il nostro animo, il nostro cuore e restiamo tranquilli, tranquillissimi in questo attimo. Quello che nasce, lasciamolo anche andare via, lasciamolo stare, distacchiamocene lasciando venir su solamente la pace. Quando nel nostro cuore sentiamo nascere la pace, stiamo con questa pace, con questa serenità, stiamo in questo stato. Questa serenità che troviamo dentro di noi andrà a cercare da se stessa la pace profonda, e quando il nostro cuore sarà arrivato alla pace smetterà di farsi domande, di cercare la confusione. Questo significa far dimorare il nostro animo nella meditazione profonda.

Chiedo a voi, miei fratelli e sorelle che magari non avete mai provato questo stato, di provare a cercarlo. E a chi lo fa da poco cerchi sempre più di provare a ricercare questa pace, questa serenità dentro di sé. Come se fossimo affamati e andassimo a cercare cibo, ecco nella stessa maniera siamo affamati dentro e cerchiamo questa pace infinita, questa serenità infinita che c’è dentro di noi. Se siamo affamati e mangiamo poco, non sentiamo la sazietà, proprio come se noi abbiamo poca pace dentro non siamo felici, perciò, come il corpo per essere felice deve mangiare a sufficenza, per essere felici dentro, nel nostro animo dobbiamo ricercare questa pace e il nostro spirito sarà sazio e non avremo dolore. E questo non aver dolore nel nostro cuore è una vita piena di valore, una vita ricchissima in sé, e questa felicità che noi incontriamo nel praticare la meditazione è una felicità grandissima. Cerchiamo di vivere bene questo attimo.

Adesso smetterò di parlare e starò in silenzio insieme a tutti voi. Ecco questo è un momento propizio, entriamo nel nostro cuore, inchiniamoci, entriamo nel profondo del nostro animo, del nostro cuore e facciamo nascere questa serenità, questa leggerezza. Lasciate tutto, staccatevi da tutto quello che vi si attacca: questa è la strada per arrivare alla vera felicità. Ecco, vi chiedo di fare tutto questo, da questo momento in poi.

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Località Quercia Grossa, 33 Pieve a Socana 
52016 Castel Focognano ( AR )