Trimestrale d'informazione dell'Associazione culturale

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La Pagoda

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Località Quercia Grossa,33 -Pieve a Socana 52016 Castelfocognano (Arezzo)

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Anno III n° 1 ( gennaio-febbraio-marzo )

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Incontro Interreligioso a Contra
(Rodolfo Savini)

Dalla meditazione personale scaturisce una domanda che non ha parole che la esprimono, un impulso radicale a incontrarsi con la Verità e la Giustizia e se questa esperienza è benedetta e sacra allorché coinvolge l’individualità di ognuno di noi, acquista indubbiamente una risonanza che non ha eguali quando vi riecheggia quel ‘noi’ che risuona nella Comunità. Che cosa avviene se questa Comunità si apre ed abbraccia religioni diverse? Certo si notano, sui giornali anche ai nostri giorni, le divergenze che dividono le religioni. Sentiamo ripetere anche oggi che Islam e Cristianesimo sono cammini teologicamente differenti, e che se ne dice del Buddhismo? Ma l’incontro interreligioso apre una dimensione del tutto diversa. Non sono dottrine che riconoscono la loro alterità; sono uomini, esseri umani, che condividono una comune esperienza che può anche trovare echi differenti allorché la vogliamo esprimere.

A Contra, in Casentino, è accaduto qualcosa di simile. Il reciproco rispetto, l’amicizia spirituale, l’amore per la Vita hanno trovato l’ambiente in cui potersi guardare nelle proprie differenze, ritrovandovi quella medicina che è capace di ‘vedere oltre’ ciò che distingue. È bene che non si sappia troppo in giro, è bene che i giornali diano eco ai conflitti e alle opposizioni, perché non saprebbero che cosa dire di questa esperienza casentinese. La sua ricchezza non può essere formulata, non si tratta di trovare differenze o analogie dottrinali, neanche di dar vita a una ‘nuova’ religione, al cui cospetto ognuno insorgerebbe per riaffermare la propria identità. Dare la possibilità che la parola spirituale che accende il mio animo possa essere offerta come dono, che nell’abito sacro di ognuno si scopra la reciproca ricchezza, che gli sguardi si sappiano incontrare. Proprio da questo incontro sgorga ‘qualcosa’ di nuovo, non vogliamo sapere di che cosa si tratti, vogliamo sentirci insieme lungo un percorso che ci vuole rendere uomini autentici, capaci di riconoscerci nonostante l’abitudine inveterata a considerarci diversi.

A Contra, presso le suore della Casa Emmaus, cristiani, mussulmani e buddhisti il 25 novembre 2000 si sono incontrati per la seconda volta dopo l’esperienza del settembre scorso ad Arezzo. La Comunità ospitante ci ha proposto il tema delle ‘Benedizioni’ e su quello ognuno ha cercato di apportare il proprio contributo. Un invito alla preghiera ha aperto l’incontro, alcuni tra noi hanno offerto al Signore la propria vita come incenso, altri hanno fatto appello al Signore che non ha creato ‘tutto questo’ invano, altri ancora hanno fatto appello all’esigenza di andare oltre l’egoismo dell’io e del mio: "Andato, andato, andato al di là, totalmente andato al di là". Queste parole ci hanno ricordato che l’incontro ci educa se ci riconduce all’intimità meditativa e così spontaneamente è sgorgato il silenzio. La voce ha ridato poi spazio all’identità di ogni percorso e così abbiamo avvertito la fragilità e la precarietà delle nazioni, la tenacia del desiderio, l’insaziabilità della mente, il peso della superficialità della nostra esistenza prigioniera dell’ignoranza, le sofferenze della povertà, l’esigenza della compassione capace di aiutare tutti gli esseri. Molto toccante l’appello alla ricchezza che non riusciamo a scorgere nel mondo, beati i poveri in spirito, gli afflitti, i miti, coloro che aspirano alla giustizia e alla misericordia, chi ha un cuore puro e ama la pace. La pace risuona tra i servi del Misericordioso che camminano con modestia sulla terra: la loro parola è "Pace!". Ancora siamo scivolati con leggerezza e spontaneità nel silenzio, avvertendo in questa esperienza la stessa immediatezza e forza dell’acqua che irrora le radici, del concime che dà nutrimento. Un canto della comunità ospitante ci ha ricondotti a quella ricchezza che rinfranca l’anima, che rende saggio il semplice, che fa gioire il cuore, che fa scoprire ciò che è più prezioso dell’oro e più dolce del miele. Dai mille volti dei presenti sono scaturite riflessioni, preghiere, speranze e convincimenti che ci hanno reso ancor più ricchi di quel bene che possiamo perdere solo quando il nostro sguardo perde la sorgente da cui sgorga.

go_back.JPG (3453 byte) INDICE Trimestrale Anno III n° 1

Località Quercia Grossa, 33 Pieve a Socana 
52016 Castel Focognano ( AR )