Trimestrale d'informazione dell'Associazione culturale

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La Pagoda

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Località Quercia Grossa,33 -Pieve a Socana 52016 Castelfocognano (Arezzo)

 

 

Anno IV n°4 ( ottobre-novembre-dicembre )

La cerimonia di Paritta alla Pagoda di Rodolfo Savini

Paritta è il termine pali (la lingua in cui sono tramandati i testi religiosi theravada) che indica qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno: la protezione. Ognuno la cerca e la trova in quelli che sono per lui i più opportuni punti di riferimento. La tradizione buddhista coltiva Paritta con un attento sguardo al proprio corpo e alla propria mente. Con questa recitazione, che porta a ripetere come pratica abituale alcuni testi (tale pratica può durare una o due ore al giorno o per tutta la notte come in questa occasione), si abbraccia la natura del proprio corpo-mente, per poter guardare gli altri e il mondo che ci circonda da una sorgente più profonda, più libera dall’egoismo, più animata dalla benevolenza. Un’occasione particolarmente importante è stata quella che ci ha coinvolti la sera di sabato 5 ottobre. Gli amici dello Sri Lanka avevano preso l’iniziativa di preparare questa cerimonia di recitazione. Hanno predisposto nel Tempio de la Pagoda uno spazio apposito in cui i monaci potessero, alternandosi per tutta la notte nella recitazione di questi Sutta, alimentare e arricchire l’atmosfera del Tempio con queste parole. La cerimonia di Paritta, che per la prima volta si è svolta alla Pagoda, è stata arricchita dalla presenza di due monaci dello Sri Lanka, il ven. Nandasiri del Samadhi Vihara di Firenze e il ven. Piyadassi del Tempio di Verona, e dal ven. Tae Hye sunim del Musang Am di Lerici insieme ad un monaco birmano, ospite presso il suo tempio, U Wizaya. I principali testi, recitati da alcuni monaci sotto forma di canto, da altri come una rapida ripetizione, riguardavano principalmente il Mangala Sutta, il Discorso della Grande Benedizione, il Ratana Sutta, il Discorso sui Gioielli (il Buddha, il Dharma e il Sangha), il Metta Sutta, il Discroso sulla Benevolenza, il Jaya Paritta, la Protezione Vittoriosa. Sul fare dell’alba, tutti i monaci riuniti insieme hanno offerto ai partecipanti (e non solo) l’acqua benedetta dalla recitazione dei Sutta, cosicchè ognuno potesse anche materialmente purificare il viso e il capo, e un cordino da fermare al polso per ricordare che ogni azione lascia il suo segno nella rete del divenire. Un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno arricchito questa cerimonia con la loro presenza e con il loro pensiero.

go_back.JPG (3453 byte) INDICE Trimestrale Anno IV n° 4

Località Quercia Grossa, 33 Pieve a Socana 
52016 Castel Focognano ( AR )