Trimestrale d'informazione dell'Associazione culturale

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La Pagoda

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Località Quercia Grossa,33 -Pieve a Socana 52016 Castelfocognano (Arezzo)

 

 

Anno VIII n° 2 ( Aprile - Maggio - Giugno 2006 )

Il desiderio – Gli impedimenti- oltre ed altro

di Ludovico Petroni 

(Prosegue e conclude i trimli. n° 4/04, 1-2-3-4/05, 1/06)

 

Il contesto in cui è possibile guadagnare confidenza con il proprio intimo, attraverso il desiderio e gli altri impedimenti è il ritiro intensivo silenzioso.

Il primo passo da compiere è riconoscere che ciò che ci sta disturbando è desiderio. Il contesto di meditazione intensiva in cui siamo immersi, dovrebbe consentirci di vedere il desiderio come un qualcosa che intralcia e cominciare a contribuire allo sgretolamento della tanto cara e profonda credenza che, avendo tutto ciò che vogliamo, potremo essere felici, per cui cerchiamo l’eccitamento della miglior immagine, il miglior suono, il cibo più delizioso, il miglior partner… In tutto ciò finiamo per posticipare la felicità in qualche futuro momento, cadendo nel percorso mentale del “…Se solo…”

“Se solo” avessi i soldi per viaggiare, allora sarei felice”, “se solo avessi la mia bella casa, allora sarei felice”, “Se solo incontrassi il partner giusto, allora sarei felice”, “se solo avessi un cuscino più morbido su cui sedere in questo ritiro, allora sarei felice”, “se solo incontrassi un vero maestro, allora sarei felice”. Se solo avessi questo… se solo avessi quello… e se invece la pace consistesse nell’assenza di desiderio?

Ad un livello più sottile si può desiderare di raggiungere una condizione di serenità o di concentrazione meditative o altre mete spirituali di cui si è sentito parlare.

Nell’austerità la mente finisce per sfogarsi in quei momenti “liberi”, che liberi non sarebbero. Tantissima aspettativa finisce per rimanere intrigata al momento della pausa pranzo, sul cibo.

Si comincia a cercare con l’olfatto qualche traccia di quel che godremo già un’ora prima. “Speriamo che ci sia la pasta” e parte la salivazione. A volte, anche deliberatamente si lascia partire qualche treno che va parecchio lontano. Una volta, durante un ritiro nella giungla nel Nord della Tailandia in cui una tribù di Lahu si prodigava di cucinarci cibo nutriente ma non particolarmente sfizioso, mi prese la fissa dei bomboloni. In un viaggio che portò 15000 miglia ad Ovest, nella cucina di casa mia, per un discreto periodo del ritiro, le mie papille gustative con tutto ciò che fisiologicamente ne consegue, fino a determinare il tipo di olio o la pentola più adatta per friggere decine di bomboloni che non videro mai la luce.

Steve Weissman fece meglio: durante un ritiro in cui passava da una pasticceria all’altra decise di rompere la regola del ritiro. Prese carta e penna ed annotò tutte le paste ed i dolciumi che gli capitasse di agognare. Alla fine del ritiro si presentò in pasticceria con la lista della spesa. Comprò il tutto, assaggiò qualcosina e, pacificamente lasciò l’ambito resto ad una banda di ragazzini.

Il desiderio più agognato, sperimentato dai più, è il suono della campana di fine seduta che venga a liberarci da autoinflitta tortura.

Nel silenzio immacolato, qualcuno comincia a sognare e a prodursi in casa la musica canticchiando tra sé le melodie preferite. Altre volte, una mente molto concentrata  arriva a distorcere dei suoni rendendoli più familiari, ad esempio attribuendo un ritmo ad un suono che ne è originariamente privo, come il rumore costante e monotono delle pale di un ventilatore.

Ciò può essere facilitato dal fatto che certe facoltà percettive si acutizzano. Per alcuni per quanto riguarda stimoli uditivi (si sentono rumori lontanissimi), per altri gli stimoli olfattivi (si percepiscono più intensi odori spesso propri).

V.R. sta per Vipassana Romance. Non credo che sia un’invenzione dei Weissman,  che nel loro centro su di un ‘isola della Tailandia accolgono moltitudini di viaggiatori nel fiore degli anni. E’ l’infatuamento, l’innamoramento per qualche partecipante al ritiro. Siccome è improbabile che si tenga costantemente lo sguardo a terra, due metri davanti a noi, è possibile rimanere attratti da qualche bellezza. Magari per combinazione gli sguardi s’incontrano (questa occasionale esperienza può rivelarsi così intensa da risultare spiacevole) e magari si comincia a pensare che anche lei/lui può essere interessato/a, e chissà quanti interessi si possono avere in comune, fatti l’uno per l’altra. Anche qui, se non si riconosce per tempo V.R.=desiderio si comincia a cercare la vista del nostro partner potenziale. Magari ci si fa più vicini nella fila per prendere il cibo e si finisce per speculare sui dettagli della nostra futura convivenza e matrimonio. Di solito si scopre che V.R. collassa alla resa dei conti della realtà del post ritiro. Ma è stato segnalato almeno un caso di V.R. coronata da matrimonio nell’immediata fine del ritiro.

A volte appare chiaro che deliberatamente si decide di ingannare il tempo e se stessi dando il via alle fantasie: siamo in Tailandia e sogniamo cibo birmano, o i paesaggi del Nepal, ove potremmo andare nella prossima stagione, con un certo bagaglio, con un certo amico… ecc. ecc.

Oppure siamo a Pomaia e deliberiamo di progettare lo stesso soppalco che si trova nella sala di meditazione a casa nostra, con che tipo di materiale, quando conviene farlo ecc.

 

Qualunque sia la variante dell’aspetto, occorre cercare di riconoscere il desiderio come tale e di usare quegli accorgimenti, che ormai sono finiti nei numeri precedenti di questa pubblicazione, che auspico possa continuare, nonostante io continui ad intasarla. Cioè cercate di riconoscere il desiderio senza giudicarlo, poiché la qualità condannante della mente non porta con sè quella Compassionevole Comprensione che ci farà vedere la mente come un dinamico processo di condizionamenti. L’altro atteggiamento da cui guardarsi è l’indulgere, il lasciare che i pensieri fluiscano ad alimentare il desiderio.

Con gentilezza e con pazienza, dei desideri vedremo l’impermanenza, cominceremo a vederli meno concreti, meno nostri e più facili da lasciar andare.     

 

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