Trimestrale d'informazione dell'Associazione culturale

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La Pagoda

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Località Quercia Grossa,33 -Pieve a Socana 52016 Castelfocognano (Arezzo)

 

 

Anno VII n° 3 ( luglio - Agosto - Settembre 2005 )

Impedimenti, oltre ed altroequanimità

di Ludovico Petroni

Prosegue dal trim. n° 1-2 del 2005

 

Upekkha è il termine Pali per la qualità mentale allo sviluppo della quale direttamente contribuisce l’apertura agli “impedimenti” e l’intima confidenza che ne consegue.

La nostra lingua non sembra essere sufficientemente sofisticata per poter tradurre con una singola parola molti dei termini usati in Pali per definire certe condizioni – qualità – caratteristiche della mente. Per via del termine inglese Equanimità, la traduzione italiana di Upekkha con Equanimità sembra di scarsa comprensibilità. Forse la singola parola italiana che può meglio riferirsi alla condizione di fresco benessere che prescinde dall’ottenere o meno ciò che si vuole è Serenità; ad indicare una capacità di mantenere un certo tranquillo equilibrio nonostante conclamate difficoltà e che naturalmente tende a porsi in una posizione equidistante rispetto alle ordinarie reazioni nei confronti di ciò che piace o che non piace. La Pazienza, oltre i cui limiti egoisticamente lasciamo sorgere preoccupazione ed insofferenza, è forse la qualità ad essa più vicina. Bene, Equanimità "Upekkha" è una Pazienza senza limiti. Ciò detto si potrà capire quanto facilmente questa qualità mentale così inusuale a queste latitudini possa esser confusa con l’indifferenza, al punto che anche famosi insegnanti di meditazione hanno usato in qualche frangente tradurre Upekkha come indifferenza. Indifferenza è classificato come il “nemico vicino” di Upekkha, cioè come qualcosa che sembra ma non è. Di indifferenza ne abbiamo anche troppa in giro, e il Buddha non ha certo messo in moto la ruota del Dhamma per spanderne ulteriore. La differenza consiste nel fatto che in indifferenza c’è un “non curarsi”, mentre in Upekkha c’è una venatura di Compassione. Come del resto nella Compassione matura c’è una venatura di Equanimità, come residuo equilibrio che ci consenta di partecipare al dolore ma ancora di trovare una via di uscita, un’isola di freschezza che argini la disperazione senza più controllo, il rinsavimento che lava via le lacrime per la riconosciuta universalità di quell’angoscia altrimenti sentita come “mia esclusiva”. Poiché è possibile coltivare, con una pratica improntata allo sviluppo di Concentrazione e poco equilibrata dalla “Giusta Comprensione” e dalla Compassione/Metta, una penosa condizione di separazione in indifferenza  e siccome il rimedio per il gelo che attanaglia il cuore di più di un praticante non si trova in tutte le farmacie, mi parrebbe opportuno che si giungesse salubremente alla pace di Upekkha accedendovi tramite Compassione per tutti gli esseri. Augurando che tutti ed ognuno di noi, nella silenziosa comprensione dell’universalità delle pene di esser nati, cominciamo a trovare un po’ di pace, nella speranza che quanto sgorga dal giardino del Dhamma, per quanto così malamente da me assemblato,  possa risultare benefico per il cammino procederei a considerare singolarmente, nei prossimi trimestrali de La Pagoda, i cinque impedimenti che sono senso di desiderio, avversione, sonnolenza e torpore, preoccupazione ed ansia, dubbio.  Proseguirà nei numeri successivi con l’esame dei diversi impedimenti, a cominciare dal desiderio)

   

go_back.JPG (3453 byte) INDICE Trimestrale Anno VII n° 3

Località Quercia Grossa, 33 Pieve a Socana 
52016 Castel Focognano ( AR )