Trimestrale d'informazione dell'Associazione culturale

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La Pagoda

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Località Quercia Grossa,33 -Pieve a Socana 52016 Castelfocognano (Arezzo)

 

 

Anno V n° 3 ( Luglio - Agosto - Settembre )

Thich Nhat Hanh: nuova energia alla meditazione

di Lucia Morellato

 

In questo ritiro Thai ha riacceso la mia fiamma, è stata per me una cosa grande e te la voglio raccontare.
Nei primi giorni ero contenta di essere lì, ma ero un po' disorientata, inquieta e intollerante (seppure controllata) eravamo in troppi (intorno ai 700) e il fatto che era permesso parlare, mi toglieva quella libertà che in queste situazioni, mi dà la regola del silenzio. Vedevo nelle persone che conoscevo (16) insieme al piacere di essere insieme, una continua minaccia alla possibilità di interiorizzazione. Gli spazi erano limitati, ero confusa e dispersiva, avevo mal di testa, diventavo critica e giudicante; insomma stavo scomoda ed ero irritata a dir poco, soprattutto per l'atteggiamento di chi disturbava il mio desiderio di solitudine, coinvolgendomi senza riguardo nella sua bisognosa mancanza di autonomia; insomma non trovavo pace. Ero sul punto di perdere la testa quando, durante una condivisione (nota bene) ho sentito finalmente che i conflitti cominciavano a sciogliersi, ascoltare e parlare mi faceva bene. Lentamente ho cominciato ad aprire il cuore, alternando momenti di grande consapevolezza (dove riconoscevo e accettavo la mia fragilità) a ondate di commozione per questo mio nuovo stato di benessere incondizionato, un'esperienza nuova e profonda. Via via che passava il tempo, sentivo l'abilità a rimanere nel presente per lunghi momenti, era facile! Mai prima d'ora avevo vissuto così, se non qualche momento magico che poi immancabilmente se ne andava. Le persone che prima m'irritavano, ora le comprendevo. Le parole del Maestro arrivavano diritte al cuore lente e profonde e mi trovavano aperta e riconoscente.
Al ritorno a casa, mi sono trovata in situazioni difficili e delicate che ho traversato con leggerezza e compassione. E' una sorpresa vivere in uno stato continuo di gioia, vivere i miei respiri dentro tutto il corpo, non solo nel petto, senza nessuno sforzo di volontà. Sentirsi centrata e radicata, come se quasi vent'anni di pratica, seppure vissuta in modo un po' discontinuo, mi dessero ora tutti i risultati che non avevo ancora raggiunto.
Vivere finalmente nel presente senza paura. La mente c'è come sempre, ma non interferisce negativamente, se mi perdo, riprendo il controllo in pochi respiri, la commozione mi sorprende ancora, la consapevolezza mi accompagna. Sono presente, tutta intera e piena di gioia. Non mi sento isolata, orfana e lontana dal resto del mondo.
L'ultimo giorno, prima dell'addio, Thai ci ha salutato con poche semplici parole dicendo che ci portava nel suo cuore. Io ero immersa in un pianto dolce e profondo, alzando gli occhi ho visto che eravamo centinaia immersi nello stesso pianto.

"… La felicità consiste nella concordia della comunità. Colui che sostiene la concordia, che in essa è felice e si basa sul Dhamma, costui non perde la possibilità d’affrancamento dai legami. Creando una Comunità compatta, egli gioisce per un intero evo".

Itivuttaka - Così è stato detto - (Khuddakanikaya).

 

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Località Quercia Grossa, 33 Pieve a Socana 
52016 Castel Focognano ( AR )