Che uso fa la Chiesa di magia e spiritismo?

MODENA

domenica 3 marzo 2002, S. Cunegonda

Che uso fa la Chiesa

di magia e spiritismo?

Strada facendo Tra i miracoli e la credulità

di Beppe Manni

Maghi e occultismo Giovedì don Casini ha tenuto una conferenza sulla

magia. Nella bassa modenese si sono appena spente le polemiche sui

processi per satanismo. Vicino a Modena un prete esorcista dice di

possedere cassette con la registrazione della voce del diavolo. Nella

chiesa di S. Francesco una devota di Padre Pio racconta la sua

miracolosa guarigione. Senza andare ad importunare Vanna Marchi, ci

sono sufficienti motivi qui da noi, per riflettere su questi"fenomeni

soprannaturali". Certo correttezza vuole che dividiamo tra magia nera

e magia bianca; tra occultismo, spiritismo e possessione diabolica;

tra miracoli e stregoneria; però mi sembra che tutte queste

manifestazioni siano unite nelle sue forme più aberranti, da un filo

nero.

Io non so se possono esistere dei miracoli (interventi straordinari

di Dio che interrompono le leggi naturali); se i morti o i santi

possono apparire; se si può prevedere il futuro. Io che pur ritengo

di essere credente, sono propenso a non credere a questi fenomeni. Mi

sembra che in un momento (o in determinati momenti storici) questi

fenomeni appaiono con più frequenza.

Due esempi: la Madonna di Fatima nel 1917 parla contro la Russia

comunista che con la rivoluzione, combatte la religione alleata allo

Zar. A Siracusa la Madonna piange negli anni' 50 quando la Dc e "la

chiesa" rischiano di perdere le elezioni ecc. Oggi ha molto seguito

la Madonna di Medjugorije, (tra l'altro "sconfessata" dai vescovi

della Croazia) dove un gruppo di veggenti dice di ascoltare

quotidianamente le sue parole; o la devozione a Padre Pio, frate

senz'altro carismatico e uomo di fede, ma circondato da una devozione

che tocca il fanatismo; per non parlare della Madonna di Fatima che

attraverso il gioco dei suoi tre segreti e della profezia

sull'attentato al Papa, ha avuto un rilancio nella devozione popolare.

E poi apparizioni, miracoli, visioni, esorcismi, raccontati da

stupide e volgari trasmissioni televisive (ad esempio Miracoli ecc),

non sufficientemente sconfessate dalla chiesa, dai vescovi e dal Papa

stesso, che in un momento di crisi e di abbandono da parte dei

cattolici, sembrano illudersi che questa strada porti nuovi fedeli.

Come dice bene in un'intervista il dottor Casini, il ricorso alla

magia, all'occultismo e, aggiungo io, ad una religione miracolista, è

segno di una crisi della fede autentica, ma anche delle paure e delle

ansie che crea questa società priva di riferimenti, individualista e

scarsamente solidale. Per fortuna siamo dotati di intelligenza e

capacità critica capaci di verificare la bontà delle informazioni.

La nostra libertà è già ridottissima. Siamo condizionati da limiti

fisici, dalla nostra storia personale, dalla famiglia,

dall'informazione dei mass media e dalle convenzioni. Non limitiamo

ulteriormente la nostra già piccola libertà vendendo l'anima a paure

e ricatti di maghi, stregoni e venditori di miracoli a poco prezzo.

Il futuro non lo può conoscere nessuno, perché deve ancora avvenire.

Le guarigioni miracolose come diceva il professor Veronesi, possono

avvenire per una serie di fortunate coincidenze che noi non

conosciamo. Le persone morte non risulta che comunichino col mondo

dei viventi. Se sei credente, dalla Bibbia che è il libro di

riferimento per Ebrei e Cristiani risultano alcune cose chiare: è

proibita la magia e la stregoneria; il re Saul che vuole parlare con

Samuele morto viene condannato; Gesù stesso pur operando delle

guarigioni, rifiuta nelle famose tentazioni nel deserto di compiere

il miracolo di buttarsi dal tempio davanti alla folla e rimanere

incolume; al ricco epulone morto, che vuole avvisare i fratelli

perché non commettano i suoi errori Abramo dice: "Hanno la legge e i

profeti, se non credono a quelli non crederanno neanche ad un morto

che risorge".

La fede è una cosa seria, un'esperienza personale che non ha bisogno

di stampelle come visioni, sindoni, miracoli, che privilegiano pochi

fortunati e premiano molti santuari e organizzazioni religiose. Il

vero miracolo per il fedele è saper perdonare a chi ti ha fatto del

male, dividere il tuo denaro con chi non lo ha; dare l'appartamento a

chi non ti garantisce di pagare, accogliere e amare lo straniero.

(Isaia dice: "Per religione Dio intende, rompere le catene

dell'ingiustizia, rendere la libertà agli oppressi, dividere il pane

con chi ha fame, aprire la casa ai senza tetto-non abbandonare il

proprio simile". 58,1-12).

Questa mi sembra la strada per dare una speranza e un senso anche

religioso alla civiltà occidentale in profonda crisi; non le strade

fumose e inquietanti del mistero e dell'Aldilà.

Fonte: http://www.gazzettadimodena.kataweb.it; chucara2000.