Il 32% degli italiani crede agli Ufo

Lo rivela uno studio di Massimo Introvigne, direttore del Centro
studi sulle nuove religioni. Tra gli ufologi militanti si va dalle
apparizioni di arcangeli su astronavi agli alieni per la lotta di
classe.
Gianmarco Oberto

TORINO - Qualcuno lo cantava, che siamo figli delle stelle. Qualcuno
ci crede, E ne ha fatto una religione. anche senza rinnegare i
vangeli, sono tantissimi gli italiani che credono negli alieni.
Secondo un'indagine del Cesnur, il centro studi sulle nuove
religioni, il 32 per cento degli italiani crede in non meglio
specificati ufo e oggetti volanti non identificati. Tra gli studenti
delle Superiori la percentuale sale al 45 per cento. Tra quanti
credono, il 54 per cento è convinto che gli alieni possano lasciarci
dei messaggi in grado di aiutarci. Attorno a questi messaggi,
ricevuti da novelli profeti che dicono di avere avuto contatti con
alieni, spesso nascono sette e culti new age, per i quali Dio ha la
forma di un piatto rovesciato.

La credenza negli Ufo, dice Massimo Introvigne, un avvocato di 55
anni che dirige il Cesnur, nato a Torino nel 1988, è un fenomeno in
espansione. Così come cresce il numero di quanti si legano ai culti
dei dischi volanti. Il rapporto del Cesnur, che la prossima primavera
verrà pubblicato all'interno dell'"Enciclopedia delle religioni",
edita da Elledici, individua una decina di sette che fanno proseliti
dal nord al sud del Belpaese.

Ce n'è davvero per tutti i gusti, tra i culti ufologici che fanno
proseliti in Italia. A voler credere ai "contattasti" che raccontano
di aver incontrato gli alieni, dal cielo può venire giù di tutto: non
solo i tradizionali omini con gli occhi a mandorla, ma anche
arcangeli e la Madonna a bordo di astronavi. Il presidente del Centro
italiano studi ufologici, Edoardo Russo, racconta che negli anni
Sessanta era nato un movimento che raccoglieva soldi per curare gli
extraterrestri buoni rimasti feriti negli scontri contro gli
extraterrestri cattivi. "E molti ci sono pure caduti - conferma -
anche la gente più impensabile".

Tutto nasce da singoli individui, che un giorno raccontano storie
strampalate e prive di prove, condite con visioni apocalittiche e la
ricetta per salvarsi. C'è il giornalista sportivo a cui un alieno ha
spiegato che siamo stati creati in provetta, e con il nuovo nome di
Rael ha fatto talmente tanti proseliti che adesso fa la bella vita in
Canada. Giorgio Bongioanni, siracusano, ha visto la Madonna e
ricevuto le stimmate: ora dirige una rivista new age, campa di
diritti d'autore e di merchandising legato al suo nome. Ad Anna
Federighi, pistoiese, è apparso Baba Bedi, santone indiano parente di
Kabir Bedi, il celebre Sandokan televisivo, che le ha aperto
il "terzo occhio" e insegnato a ricevere per via telepatica il
pensiero di entità presenti su altri livelli dimensionali, allo scopo
di comunicare con i morti e con altre entità cosmiche. Nel 1994 ha
fondato la Coop Cosmo, per diffondere all'umanità tutti i messaggi
ricevuti.

C'è perfino chi la butta sull'antagonismo di classe. Come i Men in
Red, nati nei centri sociali di Roma nel 1991: operano per costruire
le condizioni per una manifestazione pubblica degli extraterrestri,
legate a una liberazione dalla barbarie del capitalismo. Sono loro
slogan come "Ufo al popolo", "Contro il capitale ufologia radicale"
e "Ufologi borghesi avete solo pochi mesi".

(6 DICEMBRE 2000, ORE 19:00)

Fonte:
www.ilnuovo.it
Collaborazione: Carmelo Scuderi.
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