MISTERI SU GIOVE

La Stampa 10/3/2002
Cronache italiane Pag. 14

Il mistero di Giove La Nasa indaga su Odissea nello spazio
Come immaginato nel film dal pianeta arriva un fascio inspiegabile di raggi
X con una pulsazione regolare ogni quarantacinque minuti

New York

Tenere calmi i fanatici spettatori di "2001 Odissea nello spazio". Questo è
il problema più difficile da risolvere, ora che la Nasa ha individuato sulla
superficie di Giove un fascio di raggi X inspiegabili, troppo somiglianti a
quelli che attirarono la navicella di David Bowman sul grande pianeta. Per
spiegare questa storia, dobbiamo necessariamente chiedere aiuto a Stanley
Kubrick e Arthur Clarke. Nel film culto degli anni Sessanta, la navicella
Discovery si mette in viaggio per Giove, allo scopo di seguire i segnali
radio emessi da uno strano monolite trovato sulla Luna. A bordo ci sono gli
astronauti David Bowman e Frank Poole, tre scienziati ibernati, e il
supercomputer traditore Hal. Ad un certo punto dellŽavventura Hal impazzisce
e ammazza Poole, durante una passeggiata spaziale che serviva a riparare
unŽantenna mai rotta. Bowman sopravvive, rientra a fatica nella navicella,
stacca la spina al computer pseudoumano, e mentre arriva nellŽatmosfera di
Giove, un messaggio registrato lo informa sul vero scopo della sua missione:
cercare un contatto con la forma superiore dŽintelligenza, che ha creato il
monolite da cui sono uscite le onde radio dirette verso il pianeta lontano.
David non si lascia intimidire, e sale sopra un piccolo modulo per
avvicinarsi a Giove. A quel punto viene attirato dentro un tunnel
psichedelico formato da fasci di luce, che secondo i "fumati" dellŽera
dellŽAcquario sono una metafora dei viaggi via Lsd, mentre secondo gli
appassionati di fantascienza rappresentano la porta per il contatto con gli
alieni. Qualunque sia la vostra interpretazione, a questo punto diventa
possibile. In realtà la droga Lsd non va più tanto di moda, e comunque non è
mai stato così difficile trovarla. Gli Ufo invece erano molto più
irraggiungibili, e restano sempre una fissazione per migliaia di persone.
Naturalmente i raggi scoperti dalla Nasa non provano la loro esistenza, ma
per il momento non possono neppure escluderla. La novità è venuta
dallŽosservatorio Chandra, e lo studioso Randy Gladstone, del Southwest
Research Institute di San Antonio, lŽha raccontata sul numero del 28
febbraio della prestigiosa rivista scientifica Nature. In sostanza il 18
dicembre del 2000, mentre la navicella Cassini volava sopra Giove alla volta
di Saturno, Chandra ha potuto osservare per dieci ore la superficie del
pianeta più grande. Secondo la descrizione degli scienziati, ha scoperto un
"hot spot" pulsante di raggi X, nelle regioni polari superiori di Giove. Un
"centro caldo" che pulsa ogni 45 minuti, con intervallo regolare. Il fatto
in se non è nuovo, perché la Nasa aveva già individuato le emissioni in
passato. La scoperta precisa del punto di partenza, però, distrugge tutte le
teorie costruite in precedenza per spiegare il fenomeno, e quindi apre la
porta del mistero. Fino al mese scorso, gli scienziati credevano che i raggi
fossero provocati da ioni di ossigeno e zolfo provenienti dalla luna di
Giove, Io, che venivano eccitati entrando in contatto con lŽidrogeno e
lŽelio presenti nellŽatmosfera del pianeta. Questa teoria però non regge
più, perché la scoperta dellŽosservatorio Chandra dimostra che gli ioni di
Io non possono raggiungere il punto dŽorigine dei raggi X. E allora da dove
nasce il fenomeno? Una seconda ipotesi allo studio è che gli ioni pesanti
vengano direttamente dai venti solari, e siano catturati dal campo magnetico
di Giove, attirandoli poi verso il polo. Gli scienziati però non hanno la
prova definitiva, e quindi dovranno continuare a studiare, aspettando i dati
di altre sonde spaziali e di altre osservazioni. Nel frattempo i fans
irriducibili di "Odissea nello spazio", che non potranno salire sulla
prossima astronave interplanetaria, saranno autorizzati a credere che il
povero Bowman sia ancora lì, giocando a scacchi con gli alieni invece del pe
rfido Hal.

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Gildo Persone'
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