IL TEMPO Giovedì 17 Gennaio 2002

In una sorgente dell'Idaho microorganismi in presenza di
solo idrogeno

Archaea, la vita senza luce e carbonio

Ciò proverebbe che sono possibili forme di vita in altri
pianeti

di STEFANO MARCHI

WASHINGTON - In una sorgente termale sotterranea sono stati
scoperti microorganismi capaci di vivere soltanto di
idrogeno, in totale assenza di carbonio organico e di luce.
Tale scoperta, compiuta da scienziati dell'U.S. Geological
Survey nello Stato americano dell'Idaho, fa ritenere
possibile l'esistenza di forme di vita microscopica su
altri pianeti o satelliti naturali del sistema solare.
Nelle acque delle Lidy Hot Springs, a una temperatura di
circa 64 gradi Celsius, otto ricercatori statunitensi hanno
constatato l'esistenza di una comunità di Archaea,
microorganismi che si nutrono esclusivamente di idrogeno e
lo metabolizzano inalando biossido di carbonio. In tal
modo, gli Archaea producono un'energia, di cui trattengono
una parte per crescere e riprodursi, ed espellono il resto
sotto forma di metano. L'ambiente delle Lidy Hot Springs,
situate una ventina di metri sotto la superficie terrestre,
è, però, privo di carbonio organico, ossia di quelle
molecole costituite da atomi di carbonio e idrogeno,
presenti nella carne che mangiamo, come nell'erba dei
pascoli, e indispensabili per l'alimentazione dell'uomo,
nonchè della maggioranza di animali e vegetali. La scienza
aveva già accertato che la mancanza di carbonio organico
rende impossibile perfino la vita di batteri. La scoperta
che gli Archaea possono vivere anche dove esso non esista,
e completamente al buio, induce ora gli scienziati dello
U.S. Geological Survey a credere nell'esistenza di analoghi
microorganismi in ambienti extraterrestri, come, ad
esempio, in acque ad alta temperatura situate a grandi
profondità sotto la superficie di Marte o quella di Europa,
un satellite naturale di Giove ricoperto da un cospicuo
strato di ghiaccio. I ricercatori statunitensi presumono,
infatti, che in quegli ambienti, o quantomeno sotto Marte,
non esista carbonio organico, ma siano presenti idrogeno e
biossido di carbonio. "Negli ultimi trent'anni - ha
ricordato Francis Chappelle, il capo degli scienziati
autori della scoperta - la scienza aveva stabilito che un
ecosistema è possibile in presenza di idrogeno e di
anidride carbonica. Ma nessuno aveva trovato una forma di
vita in tali condizioni".


Grazie a Carmelo Scuderi.