KOLOSIMO torna


Bolzano scopre il suo studioso del mistero
Iniziative. Nasce un'associazione: cercherà testi e nascerà un
archivio

Torna l'interesse per Peter Kolosimo, giornalista (anche dell'"Alto
Adige"), scrittore, studioso di archeologia, astrologia, con
sconfinamenti nel mistero e nell'ufologia. E' nata infatti a Bolzano
l'associazione "Peter Kolosimo", animata dalla figlia Alessandra e
dalla moglie Caterina. Scopi, la promozione di iniziative che
rilancino l'opera di Kolosimo che per primo in Italia affrontò
argomenti accademici in maniera innovativa, rompendo gli schemi
tradizionali della divulgazione del sapere. Al centro, l'uomo e il
suo rapporto con la natura e l'universo, passando dall'archeologia
misteriosa all' etnologia, antropologia e tradizioni popolari, fino
alla medicina naturale, religioni, astronomia e esobiologia,
esoterismo, astrologia e alchimia. Uno degli obiettivi sarà creare un
archivio e un fondo sulla sua figura, un sito internet ufficiale su
Kolosimo e le sue opere e la pubblicazione di una biografia
Ma chi è Peter Kolosimo? Il futuro studioso del mistero nasce nel
1922 a Modena e muore a Milano nel 1984. Suo padre è generale dei
carabinieri originario di Colosimi sulla Sila in Calabria, la madre è
americana cresciuta nella periferia di New York. Trasferitosi da
bambino a Bolzano, Peter perfettamente trilingue, dopo aver
frequentato il liceo cittadino si iscrive allŽUniversità a Lipsia
laureandosi in Filologia germanica. È il fondatore dellŽArcheologia
misteriosa che studia le origini delle antiche civiltà. NelŽ69 vince
il Premio Bancarella con il libro "Non è terrestre". Tra le sue
pubblicazioni più famose, tuttŽoggi attuali: "Il Pianeta sconosciuto"
(1958), "Terra senza tempo" (1964). E ancora "Ombre sulle stelle"
e "Astronavi sulla Preistoria", "Fiori di luna" e "Viaggiatori del
tempo". Kolosimo fu un grande anticipatore dei tempi. Trascorse gli
anni della sua vita bolzanina a scrivere libri e confrontare
documenti di prima mano provenienti dalle biblioteche di mezza
Europa, per dimostrare che il denominatore comune delle antiche
civiltà misteriose conducevano ad Atlantide, lŽisola dellŽAntartide
inabissatasi per un cataclisma 12 mila anni fa e minuziosamente
descritta da Platone. Il continente oltre le Colonne dŽErcole
cancellato dal primo diluvio universale che non era abitato da
terrestri. Il percorso scientifico di Kolosimo sulle tracce lasciate
dalle entità atterrate dallo spazio sulla terra degli Aztechi e dei
Maya dellŽAmerica centrale, nellŽEgitto predinastico e in altre
civiltà, culmina nel libro "Non è terrestre", con cui lo scienziato
vince nelŽ69 il prestigioso Premio Bancarella, vedendosi in parte
riconosciuto il lavoro di 30 anni e ottenendo la prima rivincita
ufficiale sul mondo accademico che tendeva a snobbarlo. Al suo lavoro
sotto Castel Guncina erano invece interessati scienziati
internazionali del calibro del francese Robert Charroux, dellŽinglese
Raymond Drake, dellŽamericano Werner von Braun e del fisico tedesco
Jacob Eugster, con cui manteneva una fitta corrispondenza epistolare.
Kolosimo è stato tradotto in 60 paesi, tra i quali Russia, Giappone,
Cina, risulta essere uno degli scrittori italiani più conosciuti al
mondo. Tutte le sue pubblicazioni sono tutt'ora attuali. Kolosimo fu
coordinatore dellŽAssociazione Studi Preistorici.

Fonte:
http://www.altoadige.kataweb.it


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