Marte in mutazione

(dal sito http://www.coelum.com, 15 febbraio 2002; clicca per vedere le immagini).

L'estensione della missione della Mars Global Surveyor (MGS) sta

fornendo a profusione opportunità di fotografare siti già

precedentemente ripresi dalla Mars Orbiter Camera (MOC) a bordo

della sonda. Spesso, tali opportunità si rivelano interessanti per la

possibilità di confrontare le immagini alla ricerca di cambiamenti

occorsi alla superficie del pianeta. Le modifiche più sorprendenti al

territorio marziano sono state documentate a partire dall'agosto

2001, quando la calotta polare meridionale emerse dalle tenebre

dell'inverno.

Nel 1999 la MOC trovò che la calotta polare sud esibiva una schiera

di bizzarre formazioni, scarpate, fosse e cavità a "formaggio

svizzero". Come queste formazioni si fossero formate era e rimane

un mistero. Una volta che la MOC iniziò a fotografare nuovamente

queste aree, dopo la metà del 2001, il team di scienziati che si

occupano della missione scoprì che le scarpate erano cambiate. Si

erano ritratte di circa 3 metri in meno di un anno marziano (un

anno di Marte corrisponde a 687 giorni terrestri). In alcuni siti,

piccole cavità erano completamente scomparse (vedi la formazione

indicata dalla freccia, per esempio).

Nel dicembre 2001 gli scienziati giunsero alla conclusione che questi

rapidi cambiamenti potevano accadere solo se la calotta polare sud

fosse fatta principalmente di anidride carbonica ghiacciata.

L'immagine a sinistra è stata ripresa il 28 novembre 1999. Quella

sulla destra è stata ottenuta invece quasi un anno marziano dopo,

il 9 ottobre 2001. Entrambe le immagini sono illuminate da destra in

alto ed ognuna copre un'area di 2×6,9 chilometri.

Dalla scoperta della ritirata delle scarpate nella calotta polare sud,

nell'agosto 2001, la Missione Estesa ha incluso operazioni di

osservazione di molti cambiamenti occorsi dal 1999, e previsto

l'acquisizione di nuovi dati per osservare i cambiamenti tra la

primavera e l'estate marziana, cioè tra la fine del 2001 e i primi

mesi del 2002. Inoltre saranno riprese altre immagini per

documentare i cambiamenti della calotta polare fino alla prossima

primavera del 2003.