GUGLIEMO MARCONI E LA PORTA DEL COSMO

Giuseppe Colaminč



Cento anni fa Guglielmo Marconi riusciva a trasmettere un impulso elettromagnetico attraverso l'Atlantico, aprendo la strada alle comunicazioni radio. Il Mondo intero festeggia questa ricorrenza che appare a giusta ragione la vera apertura dell'Era Tecnologica umana.
L'idea geniale di Marconi era quella di veicolare attraverso la radiazione elettromagnetica segnali specifici e da quell'idea sono discese le comunicazioni radiotelevisive che oggi ci permettono di conoscere in tempo reale gli eventi di tutto il globo.
Onde elettromagnetiche quindi come veicolo di suoni e immagini. Oggi però abbiamo una nuova, sconcertante opzione: "onde elettromagnetiche come veicolo di materia."
Un'indagine condotta da Roberto Pinotti ed Alfredo Lissoni ha messo in luce un probabile inedito aspetto della vita e della carriera di Marconi. A partire dal 1933 il governo dell'Italia Fascista avrebbe creato un gruppo segreto di ricerca denominato GABINETTO RS 33 (RICERCA-SPIONAGGIO). Quest'organo nasceva come risposta ad un'ondata di avvistamenti di oggetti volanti non identificati avvenuta nei cieli Italiani e, stando ai risultati delle ricerche compiute, era proprio Guglielmo Marconi a coordinarne l'attività scientifica.
Forse la storia che abbiamo studiato sui libri di scuola difetta di molti dettagli. Dimenticanze volute o segreti irrivelati che siano, questi eventi oggi ci fanno comprendere che l'Umanità si è posta scientificamente il problema del contatto con esseri intelligenti extraterrestri molto prima di quanto potessimo immaginare.
E' probabilmente una formidabile coincidenza il fatto che le scoperte di Marconi abbiano una grande assonanza con quella che oggi viene considerata una delle teorie più rivoluzionarie nel campo dei viaggi spaziali ed al tempo stesso nella ricerca della possibile propulsione degli ufo.
La fisica ci ha lasciato un dogma apparentemente inviolabile, secondo il quale la velocità della luce (300000km/sec.) rappresenta un limite invalicabile nel nostro universo. La luce stessa è una radiazione elettromagnetica ad altissima frequenza, le cui particelle, chiamate fotoni, vengono considerate la forma più sottile di realtà tangibile. Al di là dei fotoni però sono state teorizzate particelle più veloci, come i tachioni, sulle quali sono in corso studi di fisica avanzata.
Abbiamo ancora pochi elementi concreti, ma quanti bastano per intuire che il futuro dei viaggi spaziali va ben al di là del dogma fotonico. Studi di meccanica quantistica ci dicono che esistono particelle denominate QUANTI le quali si spostano a velocità tuttora incalcolabili ed alcune sperimentazioni già effettuate ci hanno mostrato come sia possibile spostare in tempo ZERO una particella da un punto all'altro, usando come veicolo la radiazione elettromagnetica.
Non ci siamo ancora arrivati ma è solo questione di tempo. Puntiamo verso la scoperta dei cosiddetti wormhole (tunnel spazio-temporali) nei quali un'astronave potrà spostarsi a velocità esponenziali rispetto a quella della luce e raggiungere così sistemi stellari distanti anni luce dal sole ibn un tempo ragionevole.
Oggi si studia come sia possibile andare oltre la frequenza della radiazione fotonica, creare un campo così potente, capace di accellerare i fotoni e veicolare oggetti, proiettandoli a distanze enormi. Questa è anche la teoria più accreditata sul meccanismo di volo degli ufo ed in tutta la questione l'elemento centrale è proprio la radiazione elettromagnetica.
Forse Guglielmo Marconi non si accorse di aver scoperto qualcosa che andava assai al di là delle comunicazioni radio, ma noi oggi possiamo pensare che i suoi studi aprirono all'Umanità un primo varco verso la PORTA DEL COSMO.
Ci stiamo andando lentamente e non senza ostacoli, ma non ci fermeremo e soprattutto non ci faremo fermare.


Torna all'Home Page


FastCounter by bCentral