MONSELICE, LA RICERCA VA AVANTI

Dal Gazzettino di Domenica 3 marzo 2002 p. XI

Monselice: lo staff medico del Centro Nazionale è tornato nel quartiere

Marco Polo per incontrare le due donne dell'avvistamento

"Un malessere provocato dall'Ufo"

Il bronzo della Madonnina alla quale si è aggrappata Lucia ha scaricato le

radiazioni elettromagnetiche

Un biologo dell'ospedale e due medici hanno visitato una testimone. I medici

e i biologi del Centro Ufologico Nazionale hanno incontrato Lucia Quitadamo,

una delle due donne che hanno visto l'oggetto misterioso nell'agosto scorso

sulla piazzetta del Marco Polo.

Gli ufologi sono ritornati sul luogo del delitto. Dopo quasi sette mesi

dalla notte d' agosto in cui "qualcosa" è sceso sulla piazzetta del Marco

Polo sconvolgendo le vite Lucia Quitadamo e Udilla Savoldello, due amiche si

,stavano solamente godendo l' ultima boccata d'aria prima di andarsene a

dormire. Ieri mattina Alfredo Benni, inquirente del Centro Ufologico

Nazionale, ha incontrato la prima nei pressi della Madonnina di bronzo che

protegge il quartiere e che avrebbe-protetto, nel vero senso della parola,

anche la cinquantunenne monselicense: secondo il Cun il bronzo della statua,

alla quale Lucia si è aggrappata nel momento del terrore, avrebbe scaricato

a terra le radiazioni elettromagnetiche sviluppate da quel "qualcosa" che

stava transitando a bassa quota sul quartiere.

Prova fondamentale dell' influsso ambientale delle radiazioni

elettromagnetiche sarebbe un improvviso black-out che ha mandato

effettivamente fuori uso l' illuminazione pubblica del quartiere in quei

giorni, costringendo l' Amministrazione ad un intervento in loco con dei

tecnici per ripristinare il funzionamento dei lampioni. Il quadro completo

è sembrato poco rassicurante a Benni ed al suo staff medico, composto dal

biologo dell' ospedale di Parma Giorgio Pattera, dal medico Franco Trimboli

e da Carlo Trimboli, coordinatore regionale del Cun.

Gli esperti hanno incontrato Lucia nella mattinata, quasi un mese dopo la

"visita" della neuropsichiatra Giulia d'Ambrosio, arrivando alla conclusione

che la donna va assolutamente sottoposta ad una serie di analisi, per capire

lo stato di salute effettivo e le eventuali cause che avrebbero potuto

portare la testimone ad una situazione di salute poco felice. "Ora bisogna

mettere in secondo piano l' avvenimento del 3 agosto - dice Alfredo Benni -

e capire il motivo del malessere della signora, ma bisognerebbe che anche

Udilla Savoldello, l'altra testimone diretta, si facesse viva parlandoci del

suo stato di salute". Se Lucia accetterà di mettersi nelle mani dei medici

del Centro, saranno necessarie alcune visite di ordine psicologico,

psichiatrico ed organico, che forse potrebbero approfondire il legame tra

l'avvistamento estivo dello scorso anno e il malessere delle due donne anche

alla luce dei recenti studi sull'interazione tra le onde elettromagnetiche

ed il metabolismo del calcio nel corpo umano.

 

 

(F.G.) Sta male ed è spaventata Lucia Quitadamo, la cinquantunenne che la

notte del 3 agosto scorso avrebbe "partecipato" ad un incontro con un

oggetto volante non identificato nel bel mezzo della piazzetta dèl quartiere

Marco Polo: Lucia soffre di diversi disturbi fisici e di un senso di

malessere generale che la sta lentamente logorando, levandole fame e sonno,

ma nessuno tranne il Cun sembra disposto ad aiutarla. "Vorrei che qualcuno

mi facesse delle analisi ben precise - chiede la donna - perché non sto bene

per niente e voglio saperne le ragioni". Mi fanno male i muscoli delle gambe

e soffro di svenimenti e mancamenti - continua Lucia, esasperata da una

situazione che si protrae da troppo tempo - penso di avere qualcosa di grave

e non riesco nemmeno a dormire più per l'ansia che ml attanaglia. "Sono

però disposta a sottopormi a tutte le visite del caso solamente se sarà

Benni ed il suo gruppo a seguirmi". "Se non ci fosse stato Alfredo Benni ad

aiutarmi e sostenermi in questi mesi conclude la Quitadamo - non ce l'avrei

fatta a resistere e sarei morta o impazzita da un pezzo". Purtroppo

solamente Lucia ha accettato di mettersi nelle mani degli specialisti,

mentre di Udilla Savoldello, la sua compagna di sventura in quella sera d'

agosto, non ha voluto saperne e continua a rimanere nell'ombra.

 

 

Dal Mattino di Domenica 3 marzo 2002 p. 32

Il Cun paga le cure per i disturbi

causati dal passaggio dell'Ufo

MONSELICE. Sopralluogo di medici e biologi in zona Marco Polo. Gli esperti

sono stati contattati dal Centro Ufologico Nazionale per svolgere delle

rilevazioni sul posto.

A distanza di mesi infatti Lucia Quitadamo,- una delle due donne presenti

nel, piazzale la sera del presunto avvistamento, non versa in buone

condizioni di salute. La donna accusa dolori alle gambe, improvvisi

svenimenti e perdite di equilibrio. Tutti guai che secondo il CUN derivano

dalla forte radiazione elettromagnetica a cui la donna è stata sottoposta.

Tra gli esperti del giunti ieri pomeriggio a Monselice c'era anche Giorgio

Pattera, medico dell'Asl di Parma.

Alfredo Benni ha fatto sapere che il CUN si sobbarcherà tutte le spese per

le cure della Quitadamo. La donna verrà portata a Parma dove verranno

effettuati esami specialistici per comprendere le cause dei dolori.

Nell'arco di tempo in cui i professionisti sono rimasti nel piazzale di via

Pigafetta sono state effettuate delle nuove rilevazioni. Sembra che anche la

seconda delle due donne, Udilla Savoldello, non versi in un buono stato di

salute. Con il dossier sull'avvistamento orinai chiuso, novità interessanti

potranno giungere proprio dallo stato di salute delle due donne. Pochi

giorni fa esperti del Cui avevano diffuso la notizia che la sera degli

avvistamenti, come rimasto impresso dalle foto satellitari, un enorme corpo

luminoso si era fermato sopra il cielo della Bassa. (efer.)