Arriva la raccolta punti per i viaggi spaziali


Le società aeree americane organizzano viaggi spaziali commerciali a
partire dal 2004. Chi volesse prenotarsi può raccogliere i punti
delle miglia già percorse per vincere una passeggiata tra le stelle.
di Marco A. Capisani

Una raccolta punti per andare nello spazio. Un po' sullo stile delle
promozioni dei supermercati o delle tessere a kilometraggio delle
compagnie aeree, anche negli Usa i clienti meno abbienti possono
capitalizzare le miglia che macinano nei viaggi abituali per vincere
un tour orbitale. Bisogna accumulare circa 5.000 miglia per un
viaggio su uno Shuttle, il razzo che decolla a una velocità maggiore
di 17.000 miglia all'ora. 50.000 miglia per un passaggio fino alla
sfera in assenza di gravità; 75.000 per un viaggio nello spazio con
un Mig-25 e circa 250.000 miglia per un vero soggiorno suborbitale.
Il totale dei punti da risparmiare è elevato, ma i canali con cui
guadagnarli sono molteplici: dal noleggio di un'autovettura, all'uso
giornaliero della carta di credito o le cene in alcuni ristoranti
esclusivi.

"I partecipanti devono essere in grado di salire a bordo e affrontare
un viaggio fino a un'altezza di 65 miglia - ricordano le società
organizzatrici - per assaporare alcuni minuti in assenza di gravità e
l'emozione di vedere la Terra come non l'hanno mai vista prima".

Dunque, chi non ha almeno diciotto anni, non è in buona salute o ha
una malformazione fisica che può causare problemi a sé o agli altri
partecipanti, allora abbandoni ogni speranza. Lo spazio non fa per
lui. I controlli medici sono rigorosissimi, il livello di allenamento
e familiarità con le attrezzature devono essere ottimali. Senza
contare un'ulteriore visita medica che, a pochi minuti dalla
partenza, controlla le condizioni fisiche dei viaggiatori.

Se la trafila per vincere il viaggio dei vostri sogni sembra troppo
irta di ostacoli, allora non resta che allentare i cordoni della
borsa. Una gita tra i pianeti costa in media 98.000 dollari, mentre
un banale volo in Mig-25 circa più di 8.000 bigliettoni verdi. Anche
le emozioni hanno il loro costo. E piuttosto che fare una brutta
figura con gli amici al rientro dalle vacanze, meglio spendere
qualche spicciolo in più per poter dire: "Sì, sono andato in
villeggiatura su Marte".

L'Universo resta infatti l'ultima frontiera da colonizzare e in
America le società aeree si stanno già attrezzando per invogliare i
clienti a lanciarsi in quest'avventura. US Airways e Space Adventure
Ltd. hanno annunciato voli spaziali, accessibili a tutti dietro
pagamento, a partire dal 2004.

La Space Adventure Ltd. era già salita alla ribalta dei rotocalchi,
quando organizzò la crociera tra le stelle del milionario Tennis Tito
nel 2001, e ora sta organizzando il volo del magnate sudafricano,
Mark Shuttleworth, verso la Stazione internazionale spaziale. Certo
per essere à la page ci vogliono anche i mezzi economici. Ma siccome
occorre comunque aspettare il 2004 per essere tra i primi passeggeri
commerciali del sistema solare, vale la pena dare un'occhiata alle
offerte che le società aeree offrono.

(13 MARZO 2002, ORE 15)


Fonte:
www.ilnuovo.it


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