Elohim, sette, culti, raeliani, ufologi

Il seguente scambio di battute tra il raeliano Gigi e l'ufologo Lissoni, insegnante di religione, è stato postato sul ng di Virgilio it.discussioni.ufo.

(Alfredo ) >non puoi citare Guerrier come fonte accreditata:

(Gigi) > Si che posso.

No, se ovviamente vuoi fare un discorso serio.
Va bene, ci rinuncio, con te non c'è speranza...<:-(
Il mare è rosso e il sole e blu, contento? e i due miliardi e mezzo fra cristiani, ebrei ed ortodossi che sanno che Elohim sta per il plurale di Dio e significa "Le Potenze" sbagliano, e tu solo hai ragione.

Eppure se una persona vuole conoscere il significato di un termine ebraico, a logica si rivolge a un dotto ebreo o a un dizionario ebraico, e se vuol conoscere un'interpretazione biblica, si rivolge ad un biblista, non ad un architetto francese con il pallino degli UFO, come Guerrier, o, come ha detto di fare, Rael, con un preteso E.T. che non sa un fico secco della Bibbia e che confonde gli Elohim con i loro figli bastardi, i Nephilim (Roba da poco, eh? Confonde i corruttori con i creatori... Se fossimo su un ng spiritico, qualcuno direbbe che quell'E.T. era uno spirito menzognero... ;-) :-)

>Oppure la teoria è vera.

E su quali prove?

>Deus, "Dio", al singolare. Nella lingua ebraica, il singolare della parola ELOHIM è ELOHA. La desinenza -im indica, infatti, SEMPRE un plurale. Non esiste alcuna eccezione a questa regola. C'è anche da segnalare che in questa lingua non esiste il plurale maiestatico come in italiano.

Non ti ho contestato questo,

>La parola Elohim, d'altronde, non sarebbe potuta essere resa nemmeno con Il plurale Dei.

né ti ho contestato questo, che peraltro è assai opinabile; perché no? L'ebraico ha il plurale di Dio, perché gli ebrei:
1 - inizialmente erano politeisti, come tutti i popoli vicini, tant'è che adoravano le Astaroth; Baal-Zebub, che non era il diavolo, ma il dio di Accaron che teneva lontane le mosche; il vitello d'oro (ricordati in Esodo) ed una miriade di idoli poi distrutti dai profeti ed il cui culto era ferocemente condannato da Jahveh (in Daniele 4,11, si vieta chiaramente "la scienza degli dèi", la divinazione; gli "Shedim" - idoli - "che non sono Dio", sono condannati in Deuteronomio 32-17; ed il fatto che l'uomo non "vada a prestare culto ad altre divinità" è ordinato in Deuteronomio 17,3);
2 - certo che in ebraico esiste la parola "dèi"; sennò gli ebrei come facevano ad indicare gli dèi dei politeisti che combattevano?.

ma ti contestavo questo:

>Il significato letterale della parola Elohim è infatti: "Quelli che sono venuti dal cielo".

Poi mi citi come fonte

>la Bibbia di Chouraqui

Scusa, ma tu la Bibbia di Chouraqui non l'hai neanche aperta, altrimenti tu, Rael e l'alieno sapreste, come puoi trovare scritto in Jean Sider (Rael, essendo francese, avrebbe dovuto conoscerlo), "Contacts supra-terrestres", Axis Mundi, Tomo 2: "Il termine Nephilim, che i teologi hanno tradotto con Giganti. In realtà questo termine significa "quelli caduti dall'alto". La Bibbia di Chouraqui non cita che il termine "caduti", in una nota in basso a pagina 26; essa è conosciuta per offrire una tradizione esatta delle versioni originali che costituiscono i testi sacri e per non contenere deformazione alcuna imposta da imperativi catechistici...".

Occhio che ti tiri la zappa sui piedi da solo... Continui a confondere Elohim con Nephilim, ribadisco.

Degli altri testi che citi ti avevo già risposto, facendoti notare ad esempio come la Bibbia delle Paoline l'avessi anch'io e non dice affatto ciò che sostieni tu...

E' un peccato che ti intestardisca su fatti ed episodi totalmente errati, visto che sei uno dei pochi, sul ng, che tratta di Bibbia e UFO; ma non è mia intenzione convincerti o convertirti (mi pare che già altri abbiano "provveduto"...:-)

Sta tranquillo dunque, non tornerò più su quest'argomento. Per chi è interessato (temo a questo punto che ha te poco importi) posto un brano del mio prossimo libro, ove spiego come è "andato" in realtà il biblico episodio dei Nephilim.

Ma ancora una volta consiglio al lettore di non fare confusione tra gli Elohim (della prima serie, o meglio, "della creazione"), i bene-Elohim (i loro figli libertini), i Nephilim (i nipoti bastardi nati dall'unione con le donne della Terra).

Saluti

Alfredo Lissoni.

Il Kalika Purana indù accenna ad una caduta degli "dèi" per via della concupiscenza; la Bibbia ne parla a proposito degli Elohim, i cui figli (i "bene-Elohim", figli delle Potenze) compaiono, con la qualifica di "figli di Dio", anche in Giuda 6 e 2 Pietro 2,4 della Torah ebraica. Giuda li definisce "gli angeli che non hanno conservato il loro Principato, ma hanno abbandonato la loro dimora". "Dio non perdonò agli angeli che peccarono, ma relegandoli all'inferno li consegnò in antri tenebrosi a esservi custoditi per il giudizio", scrive S.Pietro nella Seconda Lettera, 29,4. L'unione di questi angeli caduti con le donne della terra genera i Nephilim, termine che significa letteralmente "gli irruenti", ma che alcune versioni traducono con "giganti", altre con "i forti", Simmaco con "i viventi" e la Volgata con "i potenti" (o le Potenze). Secondo il fisico russo Matest Agrest (e la Bibbia di Chouraqui) la corretta traduzione sarebbe "gli esseri caduti". La Bibbia cattolica, nella versione di padre Bonaventura Mariani dell'Università di Propaganda Fide, ci dice, commentando Genesi 6-2, che "i Nephilim, uomini giganteschi, erano sulla Terra prima dell'unione dei figli di Dio con le figlie degli uomini, e continuarono ad esservi anche dopo"; l'affermazione è contraddittoria, ma deriva da una più corretta traduzione dei testi ebraici. I padri dei Nephilim, i bene-Elohim (e Nephilim essi stessi, cioè caduti), peccarono per avere desiderato e posseduto le donne della Terra (la loro colpa riguardò il desiderio sessuale; altro che "puri spiriti"). Essi dunque potevano fare parte di una categoria (razza aliena?) assai diversa rispetto agli angeli caduti che la moderna teologia chiamerà "diavoli"; questi ultimi cacciati per aver contrastato Dio cercando di usurparne il potere o, secondo ad esempio il Corano, per essersi rifiutati di omaggiare l'uomo quale creatura di Dio ed erede della Terra. Queste distinzioni appaiono nette nelle traduzioni correnti di Giobbe e dei Salmi. "Chi sulle nubi è simile a Yahweh, o chi è uguale a Yahweh fra i figli di Dio?", riporta il Salmo 89,7, sottolineando la differenza tra il Creatore caduto e di bene-Elohim. Ma lo studio si complica, per contro, se ci affidiamo alla versione CEI della Bibbia, stesa cioè a cura della Comunità Episcopale Italiana (in accordo con la Editio princeps del 1971), tradotta dal francese e stampata nel 1974 con l'imprimatur del vicario generale di Bologna monsignor Marco Cè. Nelle note, tratte dall'edizione d'oltralpe, la caduta dei Nephilim è così liquidata: "Episodio difficile (di tradizione jahvista). L'autore sacro (cioè Dio, visto che la Bibbia ne è la Parola; N.d.A.) si riferisce ad una leggenda popolare sui giganti, che sarebbero titani orientali nati dall'unione tra donne mortali ed esseri celesti...". Sorvolando sul fatto che il Testo Sacro sia espressione della Parola Divina, il commentatore biblico censura il Padreterno liquidando in poche righe il curioso episodio e motivando questo suo agire in quanto sarebbe preferibile "non pronunciarsi sul valore di questa credenza, velandone l'aspetto mitologico"... É incredibile come la Chiesa arrivi dunque a tacciare il proprio Libro Sacro di essere propagatore di miti e leggende! Altrettanto menzognera la versione del 1958, inserita nell'edizione de La Sacra Bibbia della Salani, con imprimatur del vescovo Gioacchino Bonardi di Firenze. Risulta ancor più evasivo quello che apparentemente appare come uno dei testi maggiormente aderenti alla versione ebraica (e difatti vi sono traduzioni di un team di biblisti: G. Bonaccorsi, G. Castoldi, G. Giovannozzi, G. Mezzacasa, F. Ramorino, G. M. Zampini e note di Giuseppe Ricciotti). La nota in calce riferisce stringatamente: "Figli di Dio: i discendenti di Set mantenutisi pii". Ma questo è ancora poco. Addirittura nel riassunto biblico del francese M.J- Stève (L'Antico testamento, Bompiani 1961) l'episodio scompare del tutto, censurato!


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